Imperatore del Giappone. La storia dell’imperatore Hirohito: recensione

Imperatore del Giappone. La storia dell’imperatore Hirohito è il primo manga pubblicato da L’Ippocampo, che ci ha abituato ad edizioni di pregio per tutto il suo catalogo, che spazia dalla moda ai giardini, con un’attenzione particolare alla parte grafica dei volumi che rientrano nella maxi categoria degli Illustrati. Molti tomi strizzano l’occhio al Giappone – come le bellissime edizioni dedicate ai mostri e ai fantasmi nipponici illustrate dall’artista francese Benjamin Lacombe, oppure ancora il fantastico ed enciclopedico Hokusai Manga, solo per fare qualche esempio.

Il manga Imperatore del Giappone vede al lavoro un team di artisti ognuno con una sua specifica mansione. La storia originale è di Kazutoshi Hando, Issei Eifuku ha curato la sceneggiatura, mentre troviamo Junichi Nojyo ai disegni. La supervisione è affidata invece ad Hidetaka Shiba.

L’opera vuol celebrare i trent’anni dalla morte di Hirohito, certamente una delle figure più celebri e controverse delle storie del Novecento.

La serie Imperatore del Giappone. La storia dell’imperatore Hirohito (il cui titolo originale è Shōwa Tennō Monogatari) ha avuto in patria un successo impressionante, seguito dalla consacrazione a maestro del mangaka Junichi Nojyo. Del resto, la bellezza dei disegni è innegabile: uno stile perfetto per rappresentare queste vicende, così accurate dal punto di vista storico, seppur con delle parti romanzate.

In primo piano troviamo le vicende  personali dell’ultimo imperatore con connotati “divini”, riportate in chiave piuttosto enfatica, ma non esageratamente ampollosa. Hirohito si mostra brillante e geniale sin dalla giovinezza, con caratteristiche fuori dal comune. Negli ultimi tankobon usciti, il 3 e il 4 – il manga è tuttora in corso in Giappone – ci troviamo nel bel mezzo di complessi intrighi politici. Imperatore del Giappone

Per un sospetto di daltonismo ereditario – che al tempo precludeva l’accesso alla vita militare – si cerca di far naufragare il matrimonio tra Hirohito e la sua promessa sposa Nagako. Inutile dire che il futuro imperatore darà prova della sua inarrivabile forza d’animo mettendo a tacere le malelingue. Appianata questa divergenza di “affari interni” per il principe si profila un’altra avventura, che amplierà i suoi orizzonti e sarà fondamentale per la sua formazione e le sue conoscenze: un lungo viaggio in nave alla scoperta dell’Occidente.


Imperatore del Giappone La ricostruzione storica dell’epoca è assolutamente perfetta: personaggi, ambienti e atmosfere sono resi con grande perizia, con una speciale attenzione ai più piccoli particolari. Che poi sono quelli che fanno davvero la differenza in un racconto di ricostruzione autobiografica. Del resto, 62 anni di regno valgono assolutamente un’opera di fiction. Nel caso di Hirohito poi, si tratta di un manga di grande qualità sia per quanto riguarda appunto, l’accuratezza storica, sia dal punto di vista stilistico.

Il manga Imperatore del Giappone sembra evidenziare tutta una serie di particolari doti dell’imperatore: la sua curiosità, la sua dignità innata, la capacità di riunire intorno a sé le persone grazie al carisma che permea la la sua figura. Nonostante la giovanissima età, Hirohito sembra aver abbracciato il suo destino come vera e propria eredità divina e si prepara al momento in cui l’intero Giappone vedrà in lui la persona più importante della nazione.

Un manga assolutamente imperdibile per gli amanti dei fumetti storici e per i cultori del Giappone in genere. Una lettura diversa, intrigante e appassionante.

Titolo: Imperatore del Giappone. La storia dell’imperatore Hirohito
Autori: Kazutoshi Hando, Issei Eifuku, Junichi Nojyo
Editore: L’Ippocampo Edizioni
192 pp., col – b/n – 8,00 €

 

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