Chi è L’uomo più crudele del mondo?

Davide Sacco porta al Teatro Bellini di Napoli il suo L’uomo più crudele del mondo con Lino Guanciale e Francesco Montanari. Il Bellini sta per concludere una delle migliori stagioni viste in città negli ultimi anni con due interpreti di tutto rispetto, già noti al grande pubblico per le loro interpretazioni, diretti da un astro nascente della drammaturgia.
Lo scopo del regista è quello di destabilizzare il pubblico ponendolo davanti ad una serie di domande esistenziali sulla crudeltà degli uomini. Due uomini apparentemente diversi, anzi opposti, sono messi l’uno di fronte all’altro: uno è il più cattivo del mondo, l’altro è una “brava persona”. Sono due persone che per caso si trovano a condividere il loro spazio e nessuno dei due sembra volersi sbottonare troppo né rivelare troppo di sé all’altro, nonostante l’occasione delle loro incontro sia un’intervista. Guanciale interpreta un produttore di armi, il più crudele del mondo appunto, intervistato dal mite Montanari, messo alle strette dalle strane richieste del primo.

L’ottimo testo di Davide Sacco dimostra, fin dai primi minuti, che le cose non sono così delineate non è così facile descrivere cosa sia la “feccia”. L’animo umano è scandagliato nel profondo, cercando di capire cosa sia che rende un uomo crudele e uno no. Sono le esperienze di vita? Sono le scelte che si trova a compiere? O, alla fine, l’occasione fa l’uomo ladro?
Il giornalista è messo in crisi davanti alle offerte del ricco imprenditore, che sembra a tutti i costi volerlo cogliere in fallo, mentre lo spettatore si chiede come andrà a finire e quale delle due forti personalità avrà la meglio. Lo spettacolo vuole lasciare il pubblico con molti interrogativi, ma alla fine resta la certezza che nessuna convinzione, per quanto granitica, non possa essere messa in discussione.

Al Teatro Bellini di Napoli fino al 14 maggio.

testo e regia Davide Sacco

con Lino Guanciale, Francesco Montanari

scene Luigi Sacco
luci Andrea Pistoia
organizzazione Ilaria Ceci

produzione Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini, LVF, Teatro Manini di Narni

Durata Spettacolo: 60 minuti