Uno sguardo dal ponte: Miller visto da Massimo Popolizio

Uno sguardo dal ponte è una delle opere più note e rappresentate di Arthur Miller e fu portato, per la prima volta in Italia, da Luchino Visconti nel 1958 al Teatro Eliseo di Roma. Fu un inizio solido e di successo – la critica lo definì magistrale – che segnò un inizio fruttuoso tra il pubblico italiano e le opere di Miller.

La trama è ambientata a Brooklyn, tra gli immigrati italiani che lavorano come scaricatori di porto. Il protagonista è Eddie Carbone, un uomo onesto e rispettato, che vive con la moglie Beatrice e la nipote Caterina, di cui è eccessivamente protettivo. Quando ospita in casa due cugini clandestini, Marco e Rodolfo, la situazione si complica. Caterina si innamora di Rodolfo, un giovane allegro e vivace, che sogna di diventare cantante. Eddie, che prova un’attrazione morbosa per la nipote, non accetta questa relazione e cerca di ostacolarla in tutti i modi, arrivando a tradire i suoi stessi valori.

©-Yasuko-Kageyama

La versione di Massimo Popolizio, che ne cura anche la regia, è una rilettura originale e coinvolgente, offre una scena spoglia, disegnata da Marco Rossi, riempita solo dal mobilio e da una trave di ferro che simboleggia un ponte che collega due mondi diversi. Una messa in scena a metà tra cinema e teatro dove ogni elemento gioca un ruolo fondamentale. Le luci di Gianni Pollini e il suono di Alessandro Saviozzi creano un’atmosfera ora realistica, ora onirica, ora drammatica. Le musiche, scelte da Popolizio, spaziano dal rock al jazz, dal pop al blues, e sottolineano i diversi momenti e stati d’animo dei personaggi. Un esempio è, sul finale, l’utilizzo tematico di “Tango Till They’re Sore” di Tom Waits cantato da Madeleine Peyroux.

Popolizio interpreta Eddie Carbone con una potenza e una intensità straordinarie, rendendo credibile e commovente il suo percorso di autodistruzione. Una caratterizzazione a metà tra il grottesco e il tragico e il resto del cast è esattamente lì dove vuole essere Popolizio con il suo lavoro. Vorrei sottolineare, nello specifico, la prova di Valentina Sperlì, che interpreta Beatrice, la moglie di Eddie, Gaja Masciale, che dà vita a una Caterina dolce e ribelle, e Raffaele Esposito, che impersona un Marco fiero e vendicativo, con una recitazione dura e incisiva.

La regia di Popolizio è dinamica e innovativa, che utilizza la tecnica del flash-back per raccontare la storia dal punto di vista di Alfieri, l’avvocato e narratore che assiste impotente alla tragedia. Popolizio gioca anche con i ritmi e i toni, alternando momenti comici e grotteschi a momenti tragici e lirici, come nel finale, in cui Eddie e Marco si affrontano in una lotta stilizzata che termina con un fermo immagine.

 

Visto al Teatro Bellini di Napoli il 23 novembre 2023

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