Un soliloquio tutto per sé [Nicoletta Severino @ Piccolo Teatro CTS]

«Cosa vedi quando spegni la luce?
Non posso dirtelo, ma so che è mio».
(John Lennon, musicista)

 

In equilibrio cieco e precario sta la donna in rosa sulla sedia, rosa anch’essa, in una stanza tutta rosa, colma di cose rosa, vestiti, scarpe, una chitarra. Una stanza tutta per sé, questo non lo sappiamo e non è dato saperlo, forse sì, ma chissà.

Un giorno intero passa e vediamo questa donna vivere, sorridere, piangere, fumare, ma soprattutto danzare. Una danza che avviene dentro di sé, gli occhi chiusi, di notte, dietro le palpebre, forse è un sogno, non di certo un sonno. La luce è spenta, che cosa vedi?

La coreografa e danzatrice Nicoletta Severino può e vuole dircelo, ce lo mostra, soprattutto, tutto ciò che è suo: in intimo nero, talvolta nascosto dalla linguaccia più famosa di tutte come dichiarazione d’intenti, non si risparmia e tiene la scena per oltre un’ora danzando, cantando, suonando, declamando, urlando, e anche piangendo, sembra una risata, certo, ma non lo è.

Il tour de force fisico è impressionante, senza una pausa che non sia comunque funzionale alla scena: una sigaretta, un bicchiere di gin, e tutto il mondo fuori, come diceva quello lì. Un altro ancora parlava di spirito adolescente, ed è proprio qui il perno su cui si mantiene tutto. Accompagnata da un canto tutto al femminile, Nicoletta Severino ci mostra il viaggio interiore e di conoscenza di una donna, non sappiamo molto di lei, ma lo possiamo immaginare. Imprigionata da un velo da sposa, si alza e cerca di liberarsi. Consapevole e sicura del proprio corpo, disegnato ma reale, si riappropria della propria sensualità. Nostalgica, canta e rievoca il tempo che fu, rimasto per sempre dentro di lei. Si prende a morsi per sentirsi viva, si lecca le ferite come una gatta, sfoglia un dizionario per capirsi. Una bambina arriva a salvarla, riesce così ad alzarsi: il gioco è ritrovato. La notte è passata, una donna è salva, ma soprattutto è viva ed è se stessa. Di questi tempi, non è poco di certo. Un rabbioso tormento che si trasforma in un gioioso e commovente salto nel vuoto. Le ragazze vogliono solo divertirsi. Applausi.

Produzione Attitude
Di e con Nicoletta Severino
Con la partecipazione di Sabrina Aurioso
Foto Fernando Alfieri e Claudio Paliotti (in posa), Raffaele Bove (in scena)
Musica Lisa Germano, Fiona Apple, The Velvet Underground & Nico, Barbara Pravi, Kate Bush, Sarah McLachlan, Donatella Rettore, Nancy Sinatra, The Hole, PJ Harvey, Sinead O’Connor, Tori Amos, The Cranberries, Cyndi Lauper, Alanis  Morissette, Mercedes Sosa, Patti Smith

[visto al Piccolo Teatro CTS di Caserta, domenica 28/1/2024]

Lucio Carbonelli

la forza della gentilezza e il potere dell'immaginazione

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