Intervista a Rosaria Battiloro, che ha illustrato il libro Donne con i baffi (finti)

Rosaria Battiloro

Donne con i baffi (finti). Storie di eroine ribelli vestite da maschio, pubblicato da DeAgostini, è un libro interessante, istruttivo e ben scritto (da Annalisa Strada e Gianna Re). A renderlo davvero speciale però, sono le illustrazioni di Rosaria Battiloro, artista di grande esperienza e dal tocco delicato, che ha accettato di concedere un’intervista all’Armadillo Furioso. Pronti? Si va!

1. Bentornata su L’Armadillo! Ti va di raccontarci perché dovremmo tutti leggere “Donne con i baffi”?
Ciao Chiara e grazie per avermi invitato di nuovo su “L’Armadillo”, è un vero onore! Perchè leggere “Donne con i baffi (finti)”? Credo che nel momento storico che stiamo attraversando sia quanto mai importante aprire gli occhi su temi come il femminismo e la questione di genere, e questo libro può sicuramente avvicinare anche i lettori più giovani. Si tratta di storie vere che raccontano di donne che per svariati motivi hanno dovuto fingersi uomini, a volte per tutta la vita, pur di sfatare un pregiudizio, realizzare un sogno, vivere una vita più dignitosa. Sono storie che sembrano quasi avere del favoloso, e che proprio per questo ci sorprendono ed ispirano doppiamente, ci invitano a riflettere!

2. Qual è la tua storia preferita del libro? E come mai?
Sicuramente la storia di Onorata Rodiani! Una pittrice rinascimentale, reinventatasi soldato di ventura e che servì anche sotto gli Sforza. Mi piace la storia di questa eroina che sembra aver sfidato tutti i limiti imposti alle donne della sua epoca: era un’artista, si è opposta al suo assalitore e poi costretta a stravolgere la propria vita non ha deciso di nascondersi ma di diventare un soldato, sfidando il preconcetto per cui le donne sarebbero il “sesso debole”, non in grado di difendersi da sole. E pare non fosse l’unica “infiltrata” nelle truppe mercenarie all’epoca. Me la immagino davvero coraggiosissima!

3. Chi ti segue sa che riesci a passare con facilità da uno stile più semplice e prettamente pensato per i bambini, a uno più complesso e maturo. Qual è il tuo segreto?
Potrebbe trattarsi di un caso di personalità multipla? Scherzo, in realtà credo dipenda dal fatto che ho sempre avuto tante influenze diverse nel mio percorso di studio, sono partita dall’arte figurativa con la pittura, passando per il fumetto e arrivando all’illustrazione dell’infanzia, e continuo ad amare ogni forma artistica allo stesso modo, quindi immagino siano tutti elementi che cercano di convivere quando mi metto a disegnare, ma ogni tanto uno dei tanti prende il sopravvento. Appunto come dicevo, un perfetto caso di personalità multiple! Poi mi diverto sempre a cambiare e contaminare incorporando nel mio stile caratteristiche diverse, a volte è un processo un po’ caotico e frustrante ma alla fine porta sempre a qualche scoperta nuova!

4. Lavori soltanto in digitale? Oppure realizzi ancora illustrazioni con tecniche tradizionali?
Purtroppo con i tempi dei flussi di lavoro editoriali per me è difficile usare i media tradizionali. Poi devo ammettere che mi piacciono molto la versatilità e la sintesi di alcuni (solo di alcuni, eh) processi dell’arte digitale. Ultimamente però mi è tornata voglia di tenere uno sketchbook tradizionale come facevo fino a poco tempo fa, quindi chissà…

5. C’è qualche consiglio che ti senti di dare alle ragazze che, come te, desiderano intraprendere professioni artistiche?
Sinceramente il consiglio che mi sento di dare per le ragazze che decidono di seguire un percorso simile, è di non lasciarsi mai condizionare dalle aspettative altrui proiettate sul loro lavoro, e non avere timore di disegnare e lavorare su quello che sentono di amare, e con lo stile che sentono di voler seguire in quel momento. Di mantenersi curiose, aperte, e di avere molta pazienza e determinazione, ma di mettere anche dei punti fermi quando le condizioni lavorative (agli inizi, ma non solo) si rivelano svilenti o lesive. Il rispetto del proprio lavoro è anche rispetto per se stesse.

6. Certamente sono stati fatti dei passi avanti per quanto riguarda i diritti delle donne. Credi ci sia ancora molta strada da fare per un’autentica parità?
Sicuramente negli ultimi anni sono stati fatti grandi passi in avanti, ma i traguardi più importanti sono ancora lontani, e la parità vera, non quella del buonismo di facciata, resta purtroppo ancora molto lontana. Il divario di genere è ancora grande soprattutto a livello sotterraneo in tanti aspetti della società, ma per fortuna le cose si stanno smuovendo e la speranza è che sensibilizzando oggi le nuove generazioni il cambiamento sarà molto più veloce e sistemico in futuro! Credo che in questo processo l’apporto che possono dare i prodotti, libri in primis, rivolti ad un target di bambini e giovani adulti sia importantissimo!

7. Qualche indiscrezione sui tuoi prossimi progetti?
Per i prossimi progetti credo tornerò ad illustrare per un target di bambini più piccoli, invogliandoli ad avvicinarsi al mondo meraviglioso delle storie e della lettura!

Nell’attesa di poter ammirare altre sue fantastiche illustrazioni, ringraziamo dunque Rosaria per il tempo che ci ha concesso e la lasciamo con un grande in bocca al lupo per il futuro!

 

 

 

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