Il regno profondo. Perché sei qui?

Due donne, Claudia Castellucci e Chiara Guidi, con la stessa acconciatura e gli stessi vestiti, entrano in scena con la medesima andatura su una pedana che, però, potrebbe essere benissimo un ring.
Hanno entrambe un quadernetto nero in mano, la donna posta alla destra dello spettatore dà il via (e il ritmo) alla lettura drammatica, quella di sinistra la segue con attenzione ma è tesa, la sua mano destra è chiusa in un pugno.

Le loro voci sono in perfetta sincronia e, per tutta la prima parte, disegnano un canto che si dispiega su una singola linea melodica. Il testo è lancinante, alterna dubbi a giudizi netti, le due donne si rivolgono a un altro da sé, a un Dio che non li ascolta, inesistente. Parole che si innestano su una partitura sonora creata da Scott Gibbons e Giuseppe Ielasi fatta di piccoli rumori, colpi lontani, trombe e altri stimoli sonori.

Nella seconda parte, il canto monodico diventa un dialogo tra due figure vedovili che cominciano a darsi del tu tra di loro. Il loro dialogo diventa, improvvisamente, ironico, irriverente ma anche confidenziale e, in un certo senso, esclude lo spettatore.

Osserviamo queste due donne nel loro quotidiano, in un mondo privo di peso, dove non succede niente. Una di loro si pone addirittura in una posizione da meta-spettatrice per osservare l’altra. Stanno mutando le due figure, i microfoni ormai sono posti a terra e i loro dialoghi sono interrotti da pubblicità proiettate su di uno schermo posto in fondo. Sono solo parole che indicano negozi, centri commerciali, sono propaganda pura.

Perché sei qui? è la terza parte del ciclo Il regno profondo di Claudia Castellucci, dopo La vita delle vite e Dialogo degli schiavi e si compone di frammenti lirici tratti da Uovo di Bocca di Claudia Castellucci.
Nel 2001, quando fu messo in scena in forma di lettura drammatica, Claudia Castellucci e Chiara Guidi partivano dal gesto di una giovane donna che poneva al centro della scena l’impronta della propria cavità orale nell’alginato di sodio. L’impatto era evidente, c’era una rappresentazione fisica della voce stessa.

Oggi, ne “Il regno profondo”, non si parte più dalla voce ma dalle domande, dai dubbi e da due donne che difendono la logica dei loro ragionamenti. La dimensione estetica, molto forte in “Uovo di bocca”, diventa etica ed è proprio il segno di un percorso, quello della Societas, che, seppur diviso, presenta tanti e notevoli punti di contatto.

 

Visto alla Galleria Toledo di Napoli il 4 dicembre 2021

 

produzione Societas
Il regno profondo. Perché sei qui?
lettura drammatica
scritto da Claudia Castellucci
regia vocale Chiara Guidi
interpretato da Claudia Castellucci, Chiara Guidi
musiche Scott Gibbons, Giuseppe Ielasi
fonica Andrea Scardovi
tecnica Francesca Di Serio, Eugenio Resta, Andrea Scardovi
organizzazione Elena De Pascale
foto Luca Ghedini

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