Commedia

commedia barberio corsetti

Giorgio Barberio Corsetti porta in scena Commedia alla Sala Assoli di Napoli, un monologo scritto e interpretato dal regista sulle note del contrabbasso di Gianfranco Tedeschi. Si tratta di un lavoro sul testo molto ardito e sulle varianti interpretative da porgere al pubblico ma è, al contempo, anche un lavoro sulla sua esperienza artistica e umana. Un viaggio all’interno della commedia umana, attraverso un dialogo costante tra musica e parole, condotto adoperando diversi registi stilistici e suggestioni contrastanti.

Che dire di più? In attesa di vedere a Napoli il suo Gospodin con Claudio Santamaria, “Commedia” avrebbe potuto essere un buon appetizer per ascoltare, dal diretto interessato, la sua vita e la sua esperienza artistica anche attraverso metafore, un registro poetico o una proposta drammaturgica diversa. Invece sembrava di essere in un film di Nanni Moretti, in una recita radical-chic intima dove il “funesto demiurgo” del teatro prova a uscire, per un attimo, dal suo ruolo per “regalarci” un reading difficile da seguire, inutile, che non aggiunge nulla al valore altissimo della sua opera.

In un’intervista di Stefano De Stefano ad Antonio Latella, alla domanda sulla sua mancata partecipazione al Trentennale della Sala Assoli, il regista stabiese risponde che si spiace di non partecipare ma che, non avendo nulla da proporre per l’occasione, aveva declinato l’invito perché, in teatro, preferisce regalare onestà e non finzione. Ecco, preferisco terminare così.

 

 

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