Se la mia Idol preferita arrivasse al Budokan morirei: le mie impressioni

Se la mia idol preferita arrivasse al Budokan morirei

Se la mia idol preferita arrivasse al Budokan morirei è il titolo italiano per Oshi ga Budoukan Itte Kuretara Shinu – fortunatamente abbreviato in Oshibudo – manga molto particolare sullo sfavillante mondo delle giovani celebrità giapponesi, pubblicato da saldaPress.

La serializzazione, cominciata nel 2015, è tuttora in corso in patria e si contano una decina di tankōbon disponibili. La versione regular di Se la mia idol preferita arrivasse al Budokan morirei è uscita alla fine di gennaio – il primo capitolo era stato distribuito gratuitamente in occasione del free comic book day – mentre la variant con tanto di calendario allegato è arrivata nei primi giorni di questo mese.

La storia, come il titolo fa supporre, è raccontata dal punto di vista di una fan e non della star da lei seguita. Il Budokan è il famosissimo palazzetto di Tokyo che ha ospitato al suo interno le più grandi rock band di tutti i tempi (dai Beatles ai Deep Purple, dai Judas Priest ai Kiss) e la protagonista di Oshibudo sogna che la sua pupilla possa un giorno esibirsi in questa cornice così prestigiosa.

Un fantasticheria molto in grande stile, visto che Maina – la prediletta della nostra protagonista Eripiyo – è attualmente la meno famosa del gruppo di idol ChamJam, conosciute soltanto a livello locale nella prefettura di Okayama.

Anche tra i fan più accaniti del gruppo, Eripiyo è diventata una vera e propria leggenda. Al di fuori del lavoro infatti, la ragazza dedica tutte le sue energie (e i suoi risparmi) a sostenere la sua preferita.

Con indosso una vecchia tuta da ginnastica rossa, non si perde nessuna delle apparizioni della sua beniamina e compra quantità industriali di cd, fotografie e biglietti per poter essere sempre in prima fila agli eventi organizzati dalle ChamJam!

Maina, come dicevamo, è quella che si fa notare meno tra i sette membri del suo gruppo: è piuttosto timida e sempre in ombra rispetto alle compagne. Inoltre, a tutte è stato assegnato un colore di riconoscimento, così alla dolce ragazza è toccato il rosa salmone, che certo non è una tinta che spicca particolarmente.

Nonostante Eripiyo sia convinta che abbia il potenziale per diventare la migliore, all’inizio della storia è lei l’unica vera fan di Maina. Quest’ ultima però, nonostante sia carinissima con tutti, sembra trattare proprio lei con una certa freddezza.

Naturalmente Eripiyo ci resta male, ma crede anche che forse la sua eccessiva invadenza infastidisca Maina. Ma siamo proprio sicuri che un amore così assoluto non abbia il minimo impatto sul cuore della bella idol?

Se la mia idol preferita arrivasse al Budokan morirei è un manga davvero particolare, legato a un mondo forse non proprio vicinissimo al pubblico italiano. È anche vero però che i sentimenti di un fan per il suo idolo siano cosa comprensibilissima per chiunque, in ogni parte del globo.

In Oshibudo viene analizzato minuziosamente il micro universo delle idol underground e, soprattutto, le vite dei loro sostenitori più sfegatati, che ruotano totalmente intorno a loro.

I disegni di Auri Hirao – che ha ricevuto diversi riconoscimenti per la sua opera precedente Come disegnare un manga – sono davvero bellissimi e ricchi di particolari: riescono a tratteggiare benissimo tutte le ragazze carine di cui il manga è zeppo, dando a ognuna di loro una propria unicità.

In conclusione, Se la mia idol preferita arrivasse al Budokan morirei è di sicuro una lettura diversa dalle solite… Da provare!

Titolo: Se la mia idol preferita arrivasse al Budokan morirei
Autrice: Auri Hirao
Editore: saldaPress
168 pp., col. – b/n – 7,50 €

 

 

 

 

 

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