My Broken Mariko: l’amicizia può salvare una vita spezzata?

My Broken Mariko

Già dalla copertina di My Broken Mariko s’intuisce che non ci troviamo in presenza di un’opera semplice o dai toni allegri: l’illustrazione rappresenta una ragazza dall’aria vagamente disperata, che stringe a sé un’urna contenente delle ceneri. Il volume autoconclusivo, pubblicato da JPOP Manga, si classifica quindi come una lettura non per tutti, ma non per questo meno valida e commovente.

Protagonista della storia è Tomoyo Shiina e la Mariko spezzata è la sua migliore amica da tutta la vita, una ragazza la cui esistenza è stata segnata da inimmaginabili soprusi, perpetrati ai suoi danni in particolar modo dal padre, un reietto che l’ha abituata alla violenza in ogni sua forma.

Quando Shiino apprende della morte di Mariko è incredula, non aveva avuto alcuna avvisaglia… Eppure era la persona a lei più vicina! Superato il primo momento di shock, prende un’importante decisione: non è riuscita a salvarla in vita, ma lo farà adesso. Proprio così: la nostra decide di “requisire” le sue ceneri, poiché non vuole che restino nella casa di quel padre indegno che le ha procurato soltanto dolore.

Così, senza presentarsi al lavoro, parte alla volta della dimora della sua amica, intenzionata a compiere questo estremo atto d’amore. Una rocambolesca opera di salvataggio in cui Shiino metterà tutta sé stessa, mentre promette all’amica, tra le lacrime: “Questa volta ti salverò”.

La storia narrata in My Broken Mariko è quella di un viaggio. Shiino, una volta recuperate le sue ceneri, porterà la sua amica al mare, anche se non ha più occhi per guardare le onde che s’infrangono sulla riva, né un corpo per sentire l’aria colma di salsedine. Un viaggio per mantener fede a un vecchio patto. Un viaggio intrapreso per comprendere, ricordare e perdonare. Soprattutto sé stessa.

Mariko Ikagawa lascia questo mondo a soli ventisei anni. E lascia nel cuore di Tomoyo tanta sofferenza, insieme a innumerevoli ricordi. Attraverso i ricorrenti flashback, nel corso del manga vediamo l’amicizia tra le due ragazze crescere e farsi sempre più forte. Shiino soffre con Mariko, combatte per lei ribellandosi al crudele e disumano genitore di quest’ultima, e le dà, in ultima analisi, la forza per sopravvivere in mezzo a tanto disgusto.

Anche per il lettore, apprendere delle tristi vicende di Mariko, costituisce un processo doloroso. Conoscendo già l’epilogo, le sofferenze patite dalla ragazza appaiono come un estremo oltraggio alla dignità e alla felicità umana, e insieme a Shiino non riusciamo a darci pace per quell’infelice destino.

Perché leggere un’opera così colma di sofferenza, dunque? My Broken Mariko non ha una morale, né un lieto fine. Ma possiede la forza dei sentimenti puri che, anche se per poco tempo, possono donare gioia a chi non conosce altro che dolore.

I disegni di Waka Hirako sono nervosi, sottili, caratterizzati da un largo uso del tratteggio. Lacrime e ferite sono protagoniste indiscusse, ma il cielo e il mare sono lì, e assorbono in silenzio le grida e i pianti di ognuno.

Titolo: My Broken Mariko
Autrice: Hirako Waka
Editore: JPOP Manga
194 pp., b/n – 10,00 €

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