Il Marxismo: appunti sui testi di Claeys e Pianciola

Il marxismo è una corrente di pensiero politico, sociologico ed economico basata sulle idee di Karl Marx (e in misura minore di Friedrich Engels) e dei suoi seguaci. Politicamente, il marxismo si basa sulla partecipazione al movimento reale della lotta di classe, al fine di realizzare una società senza classi come passo successivo al capitalismo.

Infatti, Karl Marx ritiene che ‘emancipazione dei lavoratori deve essere opera dei lavoratori stessi attraverso un’azione collettiva che possa cambiare sia l’organizzazione economica che sociale.

Alla luce dei tempi che stiamo vivendo, è, quindi, fondamentale tornare ad una figura così influente e, per farlo, possiamo avvalerci di due testi importanti: Marxismo di Cesare Pianciola, edito da Il Mulino, e Marx e il marxismo di Gregory Claeys, ristampato quest’anno per i tipi di Einaudi.

Qual è l’ origine del marxismo e quali sono i suoi principali riferimenti?

Marx vive a metà Ottocento un periodo di fermento in tutti i settori, soprattutto nel contesto sociale ed economico in cui lo sviluppo del libero mercato crea la figura del lavoratore salariato. Eventi come la rivoluzione borghese del 1848, la situazione della classe operaia in Inghilterra, la Comune di Parigi del 1871 alimentano la configurazione del marxismo come teoria e pratica. Le tre principali fonti del lavoro di Marx, come Lenin aveva già sottolineato, erano la filosofia classica tedesca (principalmente Hegel e Feuerbach), l’economia politica inglese (Adam Smith e David Ricardo) e il socialismo utopico (Owen, Fourier e Proudhon).

Qual è il suo ruolo nella storia del pensiero politico?

Insieme a Friedrich Engels, Karl Marx ha affermato che le condizioni materiali della vita umana hanno sempre determinato il loro modo di vivere e di pensare. L’attualità del marxismo è inscritta in che concetti come alienazione, struttura economica, modo di produzione, rapporti di produzione o classe sociale assumono un nuovo significato in questo momento di crisi economica. Marx è stato il primo a spiegare come è nato il capitalismo, quali erano le leggi con cui era governato e la possibilità di porvi fine. Senza il marxismo, la storia del XX secolo e le conquiste dei diritti dei lavoratori non possono essere spiegate.

Come scrive Claeys nell’introduzione a “Marx e il marxismo”

Marx aveva profetizzato l’avvento di un capitalismo evangelico e aggressivo che si lancia alla conquista dell’intero pianeta.

E proprio per questo ha generato un’estasi intellettuale durante tutto il Novecento che, però, ha finito per renderlo indecifrabile. Pianciola, infatti, in “Marxismo”, mette in evidenza tutti i modi differenti e, spesso, contrastanti, in cui la teoria di Marx è stata ripresa e interpretata.

In Italia, ad esempio, dopo la crisi del 1956 l’interpretazione del marxismo procedeva lungo tre linee: quella che ripensava il marxismo in rapporto alle trasformazioni del capitalismo; quella che considerava il marxismo come metodologia scientifica e, infine, una rilettura di Marx per un uso politico diretto.
Inoltre la rilettura dei testi del “marxismo occidentale” fecero ripensare il marxismo in termini di terzomondismo nell’epoca della decolonizzazione.

Come suggerisce Claeys, invece, nella filosofia francese del secondo dopoguerra il marxismo sfuggì allo stalinismo grazie all’esistenzialismo e a Sartre.
Secondo il filosofo francese, la ricerca della libertà è un processo radicalmente individuale ma, al contempo, credeva in un’idea di liberazione del proletariato superando le letture deterministe di Marx.
Camus, invece, ricollegò il pensiero di Marx all’aumento vertiginoso dei poteri dello stato dovuto, in gran parte, alle rivoluzioni moderne.
Queste diversità di pensiero e di opinione generarono un pluralismo marxista che, come abbiamo visto, coinvolse anche l’Italia e che, presto, si diffuse in tutta Europa.
Il culmine fu il Maggio Francese del 1968 che – come sottolinea Claeys – <<fece emergere una profonda crisi culturale e politica da cui il marxismo poté facilmente trarre beneficio>>.

Oggi, che il socialismo sta provando a risorgere ma che dovrà affrontare un percorso molto lungo e impervio, è più che mai necessario rileggere con attenzione Marx per poter realizzare un sistema politico realmente democratico. Il modo migliore è leggere i testi che ci ha lasciato nella loro forma originale, senza ricorrere ulteriormente alle interpretazioni, perché sono cambiati i processi produttivi e l’idea di mercato ma anche i rapporti di forza.

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