Himawari House: un graphic novel al femminile ambientato in Giappone

Himawari House

Himawari House. Il mio anno giapponese di Harmony Becker è una scoperta assolutamente deliziosa, un graphic novel che si legge tutto d’un fiato pubblicato di recente da DeAgostini. Il libro affronta temi interessanti con brio e sincerità: tre ragazze si ritrovano a fare i conti con la vita in Giappone, loro Paese dei sogni, ma anche terra straniera e primo luogo in cui si ritrovano a vivere senza il supporto delle famiglie e dei propri cari.

Inizialmente seguiamo la storia dal punto di vista di Nao, che vive negli States ed è di nazionalità mista: la ragazza è infatti americana da parte di padre, mentre la madre è giapponese e lei stessa ricorda di aver vissuto i primi momenti della sua infanzia in Giappone. Questa sua origine “diversa” non l’ha mai fatta sentire completamente integrata nel Paese d’adozione, poiché tutti non facevano che ricordarle – anche in buona fede – il suo retaggio culturale che differiva dal loro. Ecco perché Nao, per sentirsi più vicina ai compagni e agli amici americani, ha deciso di rinnegare le sue origini e fingere che la sua parentesi nipponica non fosse mai esistita. Ma il richiamo dell’infanzia è forte e lei continua a sognare e ricordare quei profumi e colori così teneri di una fanciullezza in terre lontane…

Così, terminate le scuole superiori, Nao si prende una pausa e decide di andare in Giappone in cerca della sua identità e della vera sé stessa. Questa decisione la porta alla Himawari House, pensione studentesca dove il suo destino si incrocerà con quello di altre ragazze e ragazzi in cerca del loro posto nel mondo, con cui stringerà legami preziosi e indimenticabili.

La prima ragazza che Nao conosce presso la Himawari House è Hyejung, una bellissima studentessa che viene dalla Corea. Se in un primo momento sembra che accolga freddamente la nostra protagonista, è soltanto perché ci sono delle difficoltà di comunicazione: nessuna delle due parla un giapponese perfetto e se la cavano molto meglio con l’inglese! Oltre a Hyechan, Nao conosce anche l’esuberante Tina, che viene da Singapore e parla il singlish, “tipo l’inglese, ma meno chic”. Insieme alle due ragazze vive anche una coppia di fratelli che, in apparenza, non potrebbero essere più diversi tra loro: il più grande è rilassato e solare, mentre il più piccolo sembra sempre avere un diavolo per capello ed è scontroso e taciturno. Il gruppo è quindi al completo, così che possano nascere grandi amicizie e anche qualche batticuore!

Himawari House è un fumetto fresco, scorrevole, autentico. Le esperienze di questo gruppo di ragazzi suscitano simpatia nel lettore, che si ritrova a sperare che le cose per loro si risolvano sempre per il meglio. La forza di Nao e delle sue amiche, lontane da casa e da tutti coloro che le hanno sempre aiutate e sostenute, è travolgente: per poter maturare come esseri umani il distacco dal nucleo familiare è forse un passaggio obbligato, ma nuovi legami possono nascere e durare anche per tutta la vita.

Nao è intenzionata a restare in Giappone un anno prima di cominciare il college, ma siamo sicuri che il suo futuro sia negli Stati Uniti? Himawari House – anche grazie ai disegni morbidi e alle piacevolissime tavole – mi ha talmente conquistata da farmi sperare in un seguito, per poter ancora leggere le avventure di questo tenerissimo gruppetto di amici.

Il libro presenta inoltre un simpatico espediente: tutti i balloon sono bilingue, così che i dialoghi presentino anche la traduzione in giapponese. Himawari House. Il mio anno giapponese entra di diritto tra i graphic novel più interessanti letti in questo 2022. Assolutamente da recuperare!

Titolo: Himawari House Il mio anno giapponese
Autrice: Harmony Becker
Editore: DeAgostini
384 pp., b/n – 16,90 €

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