Cris: adolescenza e voglia di libertà nel nuovo libro di Manuela Salvi

Cris

Cris, il nuovo romanzo di Manuela Salvi – autrice con già all’attivo numerose pubblicazioni nel campo della letteratura per ragazzi – edito da Fandango Libri, attira per la semplicità della sua copertina, un’illustrazione dai toni pastello firmata dall’artista olandese Hilde Atalanta, che ritrae un volto di ragazzo che sembra fissare il lettore, a metà tra sfida e spaesamento.

Chi è dunque Cris? Cosa nasconde quel ragazzo dai capelli ben pettinati e con una bella camicia linda e inamidata? All’inizio della storia non c’è ancora Cris, ma soltanto Lorenzo, un normale adolescente che vive con la sua famiglia, ha appena compiuto diciannove anni e conseguito il diploma di maturità a pieni voti. In più ha un bell’aspetto e dei bei modi, ed è il classico figlio che rende orgogliosi i suoi genitori.

Tutto perfetto, quindi? Certo, ma solo in apparenza. Lorenzo non sa più da quanto tempo è iniziato il suo malessere, ma non passa giorno senza che si senta soffocare. La madre continua a sorridere e a organizzare ogni suo minuto, pianificando con minuzia il suo futuro. Il padre non si sa bene a cosa pensi, ma ormai ha rinunciato del tutto a esprimersi, e lascia la moglie alla guida delle loro vite, assecondandola come può. Lorenzo li odia entrambi, perché non gli consentono mai di decidere, muoversi, sognare. E poi c’è la sorellina tredicenne del nostro protagonista, che per sua stessa ammissione è l’unica che il ragazzo non detesta.

Cominciando la lettura di Cris troviamo questa famigliola pronta a esplodere mentre si appresta a trascorrere insieme l’ennesima estate. Il nostro non ne può più, questo tipo di vacanza gli andava bene finché aveva dodici anni, ma ora ne ha le tasche piene. Vorrebbe che i suoi gli chiedessero almeno una volta cosa ne pensa. In lui aleggia un senso d’insoddisfazione e infelicità che rischia di soffocarlo. Quando smetterà di essere il bravo soldatino di sua madre? Quando la donna deciderà di lasciarlo in pace? Gli sarà mai concesso di decidere del suo futuro? Mentre si fermano a un autogrill lungo la strada, Lorenzo ha l’intuizione della vita: deve scappare. Abbandonare la famiglia, la sicurezza, le abitudini. Rinunciare a sé stesso per trovare sé stesso. Senza pensarci troppo, si nasconde su un camioncino dalla destinazione sconosciuta.

Da questo momento in poi, Lorenzo non esisterà più. Con i capelli tinti, senza un soldo in tasca e in fuga da tutti, il ragazzo diventerà Cris, disposto a tutto pur di sopravvivere. Dovrà fare i conti con la società degli adulti, spesso scorretta, sleale, pronta ad approfittarsi della sua giovinezza. Ma se terrà duro, gli errori e le esperienze accumulate gli consentiranno di avere più consapevolezza di sé, di imparare e crescere.

Cris è un libro in cui chiunque può ritrovarsi, poiché durante la crescita ci sarà stato certamente un momento in cui abbiamo sentito di non avere il controllo delle nostre vite. La necessità assoluta di affermarsi come individui, sbagliando e provando sulla propria pelle il dolore è un passaggio fondamentale per raggiungere l’età adulta. Non sempre il genitore iperprotettivo si comporta nel modo giusto, né quello troppo permissivo. Del resto, per ogni cosa ci vuole il giusto equilibrio, no?

Il libro di Manuela Salvi ci presenta questo ragazzo un po’ ingenuo che all’improvviso sbrocca e decide di seguire il suo istinto almeno una volta nella vita. Le sue disavventure sono ora divertenti, ora penose, e noi non possiamo far altro che tifare per Lorenzo/Cris affinché trovi la sua dimensione e la sua felicità.

Titolo: Cris
Autrice: Manuela Salvi
Editore: Fandango Libri
204 pp. – 17,00 €

 

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