Storia di corpi e di fantasmi, la voragine di Secondigliano: California Milk Bar, un libro/disco di Gianluca Albrizio e Gennaro Marco Duello

Gennaro Marco Duello e Gianluca “Dj Cioppi” Albrizio

23 gennaio 1996, 16.30 circa, sembra una vita fa e forse lo è, per alcuni sicuramente, così come per altri questa vita non è più: una voragine si apre al quadrivio di Secondigliano, 11 persone si perdono lì dentro e non ne usciranno più: da corpi si fanno anime, fantasmi amati che continueranno a vagare nella memoria di chi li ha conosciuti, o ha voluto poi conoscerli, per non dimenticare, per non dimenticarli.

Ecco se proprio esiste un peccato, in tutta questa brutta storia, oltre alla negligenza con cui si è lavorato, certo, se esiste un peccato questo è l’oblio: il dimenticare senza rispetto, senza che giustizia sia stata fatta: 27 anni sono passati ed è come se niente fosse successo, nessun colpevole per il processo, o peggio, un solo colpevole che è tornato poi a lavorare come se niente fosse.

È un libro appassionato, quello scritto da Gianluca Albrizio e Gennaro Marco Duello e pubblicato da Rogiosi Editore, California Milk Bar – La voragine di Secondigliano, titolo che viene dal bar distrutto dall’esplosione, bar dove il caffè è più amaro, come si ripete incessantemente nella colonna sonora del libro composta appositamente da Dj Cioppi (alias lo stesso Gianluca Albrizio) con la partecipazione di Sharon Amato alla voce e ascoltabile indipendentemente su tutte le piattaforme online, hip-hop incazzato ed electro-dub oscuro e malinconico che cercano di restituire multimedialmente ciò che gli autori all’epoca hanno vissuto attraverso uno sguardo bambino, un trauma difficile da dimenticare, ma un trauma sicuramente da non rimuovere: che la ferita si chiuda pure, ma che resti la cicatrice, affinché si ricordi per sempre quell’enorme luce bianca che campeggia in copertina del libro, una luce pulsante che sembra allargarsi sempre di più: cosa c’è rimasto, lì dentro?

Ricordare le 11 persone che non ci sono più è un dovere, persone i cui nomi vengono rispettosamente scanditi in apertura del disco, persone normali che si trovarono a essere lì in quell’attimo disgraziato in cui la terrà sprofondò e prese fuoco, non di certo una catastrofe naturale: la responsabilità qui è solo e tutta umana. Attraverso le voci di chi non c’è più gli autori lo ricordano benissimo: le crepe che continuavano a crepare i muri delle case, quella maledetta puzza di gas che non li faceva dormire da giorni, la paura che stava per succedere qualcosa di brutto, la rabbia di non essere ascoltati.

Tutto ciò che è raccontato in questo libro è realmente accaduto, ricostruito attraverso testimonianze dirette, interviste, dichiarazioni ufficiali, contributi audio e video, pubblicazioni sulla voragine e poi, appunto, ci sono i protagonisti, loro malgrado, di questa tragedia, le cui azioni e i cui pensieri sono frutto dell’immaginazione degli autori, e quanta profonda pietà c’è in questa invenzione. Lì dove la politica ha voluto dimenticare, senza che nemmeno un ricordo tangibile e dignitoso sia rimasto nella desolazione delle erbacce cresciute lì dove c’era vita, gli autori hanno voluto ricordare che queste 11 persone erano persone vere, reali: c’è chi si trovava a passare di lì per caso, chi si preparava ad inaugurare un nuovo pub, chi era bloccato nel traffico, chi era a casa sua, chi non ci voleva più lavorare in quella maledetta galleria, chi resterà una bambina per sempre, chi non sarà mai più ritrovata.

È commovente questa ricostruzione empatica scritta dagli autori, commovente e compassionevole, insomma tutto l’opposto di quella che può essere una diretta fakebook del politico di turno fatta tanto per, un altro tassello che si aggiunge affinché il ricordo e la chiarezza continuino a crescere e prosperare nel vuoto circostante di un sonno che genera mostri: come insegna il grande Felice Pignataro, contro tutto ciò non ci resta altro che svegliarsi e continuare a gridare. Buona lettura e buon ascolto.

Lucio Carbonelli

la forza della gentilezza e il potere dell'immaginazione

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