Ballata per Sophie: quando l’amore diventa musica

Una cosa è certa. Cattivo o no… Fui sempre il mio peggior nemico.

Ballata per Sophie

Come si fa a sapere se una storia è buona o no? La risposta, per me, è molto semplice: lo sai nel momento in cui ti rimane nel cuore. Se i personaggi di cui leggi hanno la potenza di “lasciare” la carta stampata, per poi farsi largo tra le tue emozioni, ecco che accade il miracolo e un libro non è più solamente tale. Questo è ciò che mi è successo leggendo Ballata per Sophie, graphic novel firmato dal team composto da Filipe Melo e Juan Cavia, pubblicato in Italia da Tunuè.

La prima cosa che colpisce, immergendosi nelle pagine di Ballata per Sophie è la straordinaria potenza visiva: disegni e colori sono stupefacenti e creano un’atmosfera davvero unica.

Ma di cosa parla Ballata per Sophie? Appare subito chiaro che la vicenda è legata al mondo della musica e che, attraverso la vita del protagonista Julien Dubois, gli autori ci raccontano quasi tutti i decenni del Novecento, dal 1933 fino al 1997 – anno in cui questo viaggio a ritroso “comincia”.

L’anziano musicista Julien, nonostante sia ormai un uomo bisbetico e intrattabile, accetta di raccontarsi ad Adeline Jourdain, giornalista di Le Monde, che riesce a smuovere qualcosa nel cuore ormai stanco di Dubois.

Così, insieme alla giornalista, scopriamo l’infanzia di Julien, costretto a esercitarsi senza sosta al pianoforte per accontentare sua madre, donna arrivista e senza scrupoli, desiderosa di sfruttare il figlio per arrivare al successo.

E conosciamo quasi subito anche la “nemesi” del nostro protagonista: François Samson, conosciuto anche come il poeta del piano. I due si vedono per la prima volta al concorso nazionale per piccoli prodigi.

Julien è sicuro di sé e, con assoluta convinzione, pensa che nessuno possa far meglio di lui. Poi arriva François, dotato di un talento da vero genio. Il padre di quest’ultimo è un dipendente del teatro che non ha neppure la cifra necessaria per iscriverlo al concorso. Ciononostante crede in lui e punta tutti i suoi pochi soldi sulla bravura del figlio.

Ma anche se la superiorità del rivale è palese, la madre di Julien corrompe i giudici affinché sia il figlio a vincere. Questo gesto avrà un impatto terribile sulla vita del piccolo Samson, perché senza il denaro del premio, il padre sarà costretto lavorare troppo per poter ripagare il debito dell’iscrizione e questo gli costerà la vita.

Da qui in poi, un senso di colpa terribile perseguiterà il signor Dubois per tutta la sua esistenza, insieme alla consapevolezza della sua inferiorità come musicista.

Più avanti, con l’avvento della guerra, anche Julien sarà costretto a sperimentare la povertà, la fame e la sofferenza. In più, nonostante il successo che raggiungerà, non sarà mai in grado di provare soddisfazione e gioia nella propria vita.

Ballata per Sophie racconta i patimenti di un artista che non è mai riuscito a raggiungere le vette del genio ma, nonostante tutti i suoi errori e fallimenti, ha conservato comunque nel suo cuore una briciola di speranza, insieme alla passione per quello che è il motore di tutta la sua esistenza: la musica.

Ho già fatto cenno ai magnifici disegni ma non ho menzionato la genialità di alcuni espedienti grafici, come ad esempio il modo in cui viene rappresentato il maestro di musica al quale Dubois finisce per “vendere” la sua intera esistenza: il terribile uomo si mostra infatti al lettore con le sembianze di un caprone!

Ballata per Sophie è un libro a dir poco meraviglioso, un racconto che ci mostra senza paura i lati più teneri e quelli più oscuri della vita umana.

Se tutto ciò non dovesse bastarvi, “Balada para Sophie” si può perfino ascoltare: dato che Filipe Melo è anche musicista, si è occupato di comporre il pezzo. Leggete il libro, ascoltate la musica: vi sfido a non commuovervi.

Titolo: Ballata per Sophie
Autori: Filipe Melo, Juan Cavia
Editore: Tunuè
320 pp., col. – 23,00 €

 

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