Tokyo Aliens, la nuova serie Star Comics a base di mistero e personaggi affascinanti

Tokyo Aliens

Leggendo – e guardando – le serie giapponesi di successo degli ultimi anni, si ha quasi l’impressione di un ritorno alle origini: kaiju, entità extraterrestri e mostri di varia natura imperversano per le strade di Tokyo. Questo è ciò che accade anche nel manga Tokyo Aliens firmato NAOE (pubblicato alla fine di gennaio da Edizioni Star Comics): come il titolo fa presagire, gli ospiti extraterrestri della grande megalopoli giapponese cominciano a essere una presenza parecchio rilevante, con il risultato che una speciale squadra di polizia viene istituita apposta per gestire questi affari per così dire speciali.

Ad accompagnarci nel mondo creato da NAOE è lo studente Akira Gunji, maldestro e timido, cresciuto idolatrando il padre poliziotto. Purtroppo l’amato genitore è scomparso, lasciando al ragazzo più di un rimpianto. La Tokyo in cui Akira vive è una città che vede come cosa naturale la presenza degli alieni, apparentemente integratisi nella comunità umana.

In cerca di un manga che pare introvabile, il giovane Gunji si ritrova a prendere un treno stranamente deserto dove assiste alla colluttazione tra un alieno e il suo taciturno – e bellissimo! – compagno di scuola Sho Tenkubashi. Coinvolto suo malgrado nella disputa, il ragazzo si ritrova a casa dell’alieno di cui sopra, che ha le sembianze di un gentile vecchietta. Dopo aver parlato con lei, Akira si rende conto che anche gli extraterrestri hanno pensieri e sentimenti molto simili ai nostri e prende a cuore la storia dell’anziana “signora”.

Peccato che questa presa di posizione lo porti a scontrarsi proprio con il freddo Tenkubashi, che fa parte della squadra speciale incaricata di risolvere le controversie di natura aliena, l’organizzazione segreta rinominata A.M.O.

Di Sho sappiamo poche cose, piccoli dettagli forniti dall’autore nel corso di questo primo tankobon. A quanto pare ha qualcuno in ospedale e una storia triste alle spalle, è una specie di genio visto che frequenta una classe di ragazzi intelligentissimi, infine nessuno sa dove abiti e cosa faccia nel suo tempo libero. Un vero mistero insomma, che s’infittisce ancor più se pensiamo che il nostro protagonista Akira somiglia a una persona molto importante per lui.

In seguito a questo incontro scontro, anche Gunji finirà coinvolto negli affari della A.M.O. e scoprirà un’incredibile verità riguardo il padre che amava tanto. L’uomo infatti non era un semplice agente di polizia, ma uno dei membri più stimati di questa squadra speciale! Se Akira vorrà scoprire tutti i retroscena relativi alla morte del genitore, non gli resterà che unirsi a questa particolarissima unità di agenti. Prima di tutto però, dovrà superare degli esami!

Il primo volume di Tokyo Aliens lascia molti interrogativi irrisolti e tratteggia una serie di personaggi – a partire dai protagonisti – interessanti e sfaccettati. Chiaramente chi legge manga da tempo troverà dei punti in comune con altre opere famose, ma questo non disturba affatto e assume anzi un divertente carattere citazionistico. Cosa nasconde l’A.M.O.? Chi è davvero Akira? Che rapporto si svilupperà tra i due?

Oltre a una storia ben costruita, Tokyo Aliens può contare anche su un comparto grafico piacevolissimo: i disegni di NAOE sono davvero puliti, precisi e accattivanti, perfetti per la narrazione shonen a cui si prestano.

La serie è tuttora in corso in patria e ha raggiunto la sesta uscita. Ancora una volta anche l’edizione italiana è estremamente curata, con sovraccoperta e pagine a colori. Insomma, non vediamo l’ora di leggere il secondo tankobon!

Titolo: Tokyo Aliens
Autore: NAOE
Editore: Edizioni Star Comics
192 pp., col. – b/n – 6,50 €

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