Rufus Wainwright con “Intimate Judy” all’Arena Flegrea di Napoli

Arena Flegrea: Rufus Weinwright - foto: Roberto Della Noce

Arena Flegrea: Rufus Weinwright
– foto: Roberto Della Noce

 

Il 28 luglio Rufus Wainwright ha fatto il suo debutto a Napoli nella fantastica cornice dell’Arena Flegrea, dove si sono esibiti, nelle ultime settimane, musicisti del calibro di Diana Krall e Robert Plant (per citarne solo alcuni). Dopo l’ultima messa in scena del suo “Judy Garland Show”, alla Carnegie Hall di New York, Rufus Wainwright presenta il progetto “Intimate Judy”, offrendo un concerto che contiene tutta la sua produzione.

Wainwright sale sul palco dopo il set intenso degli EPO, a metà tra dimensione acustica ed elettrica, comincia, al pianoforte, con l’intensa Montauk per proseguire, poi, con Danny Boy, Vibrate, Les feux d’artifice t’appellent. Passa alla chitarra per pezzi come Out of the game e Jericho, si fa accompagnare al pianoforte per un miniset dedicato a Judy Garland (e che comincia con la bellissima A Foggy Day) e, addirittura, duetta con Emma Marrone in due pezzi, tra cui la famosissima Hallelujah di Leonard Cohen.

Rufus Wainwright organizza, soprattutto, una stanza di giochi per se stesso e mette in piedi uno show intimo e profondo, dove appare disinvolto alla chitarra e virtuoso al pianoforte. Ma, a dominare la scena, sono la sua voce e le sue ballate a combustione lenta, barocche, con accordi sovrapposti. Dialoga, spesso, col pubblico in maniera leggera, divertita, e non si lascia condizionare dall’assenza di pubblico e dall’insofferenza proveniente dagli spalti dell’Arena, i due grandi problemi della serata di ieri sera.

C’era da aspettarsi un’Arena Flegrea semivuota, probabilmente sia per la poca esperienza degli organizzatori (i Floro Flores sono solo alla prima edizione di un progetto che – ci auguriamo – possa durare a lungo) che per una pubblicità praticamente assente in città. Non si sono viste locandine dei singoli eventi a Napoli e i manifesti della rassegna non sono stati d’impatto. Le offerte last minute sono state pubblicizzate male e hanno tenuto poco conto del target dei singoli spettacoli né di chi ha acquistato mesi prima il tagliando d’ingresso.

Nonostante tutto, il pubblico, nelle altre date, c’è stato e, per fortuna, non aveva niente a che vedere con quella parte di pubblico scostumato, offensivo e balneare che ha rovinato, agli appassionati accorsi, uno dei live più belli organizzati all’Arena Flegrea. Peccato, perché Rufus Wainwright avrebbe meritato un’accoglienza migliore.

Non c’è da perdersi d’animo, la rassegna prosegue con altri eventi di punta (tra questi, consigliamo il live di Fresu/Sosa/Morelenbaum) e auguriamo alla famiglia Floro Flores di proseguire questo bellissimo percorso intrapreso organizzando, però, un cartellone più strutturato, con eventi non troppo dissimili tra loro e, magari, una formula abbonamento e delle forbici di prezzo diverse e più popolari, continuando, così, ad offrire alla città una serie di appuntamenti unici.

Giovedì 28 luglio

Arena Flegrea

Rufus Wainwright

Intimate Judy

Special guest

Emma Marrone

OPENING ACT – ARENA FLEGREA/NAPOLI SOUND

EPO

 

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