Punto di fuga: il disagio giovanile visto da Lucia Biagi

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La rabbia dei ragazzi di oggi, ragazzi che hanno paura di crescere. Quella sensazione di non saper bene dove indirizzare le tue energie, la voglia di rivoluzionare il mondo e poi rimanere, invece, legato ad una quotidianità dalla quale vorresti fuggire, continuando stancamente a lasciarti trasportare dal flusso delle cose. Punto di fuga parla di questo: il disagio giovanile di Sabrina, la protagonista, diventa il malessere di ciascuno di noi, la nostra necessità di trovare un posticino fatto su misura in questo mondo. L’autrice di questa storia è la giovanissima Lucia Biagi, in arte Whena, un’artista tuttofare che, oltre a gestire una fumetteria, scrive, disegna e crea lavori all’uncinetto.
Sabrina potrebbe sembrare, ad una prima analisi, un personaggio piuttosto spiacevole. È sempre arrabbiata, svogliata, sembra che voglia avere l’ultima parola su tutto e tratta con sufficienza i membri della sua famiglia. A ventisei anni non sa ancora bene cosa desiderare e la sua vita sembra procedere per inerzia. Tutto cambia quando, inaspettatamente, scopre di essere incinta.

Il suo mondo crolla, la sua rabbia aumenta. Nonostante abbia accanto a sé un compagno che le è molto affezionato, questa nuova situazione la obbliga a fare i conti esclusivamente con sé stessa: soltanto lei, infatti, può decidere cosa fare della sua vita e del suo corpo e, qualunque scelta lei faccia, le conseguenze fisiche e psicologiche modificheranno inevitabilmente la sua persona ed il suo avvenire.
L’espediente grafico usato dall’autrice, quello di utilizzare dei colori ricorrenti, crea una piacevole riconoscibilità stilistica, permeando tutto il fumetto di un’atmosfera psichedelica, accentuata anche da alcune tavole molto metaforiche ed evocative. È il caso, ad esempio, della scena in cui Sabrina si mette a dissezionare una sorpresa uscita da un ovetto di cioccolato, soltanto perché prima le sorprese “non uscivano già montate”. Questo gesto richiama la maniera in cui la ragazza vorrebbe dissezionare il proprio corpo, spaventata dalla prospettiva che non possa appartenerle più, che in qualche modo possa perderne il controllo.
Lucia Biagi parla con estrema sincerità di un tema non facile, in maniera candida e senza filtri. Il risultato del suo lavoro è un’opera matura e ben scritta, da leggere senza pregiudizi e falsi moralismi.

Titolo: Punto di Fuga
Autore: Lucia Biagi
Editore: Diábolo Edizioni
160 pp., col. – 15,95 €

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