Georgia O’Keeffe – Amazzone dell’arte moderna di Colaone e de Santis

Georgia O’Keeffe

Georgia O’Keeffe è stata un grande nome del modernismo americano, che ha aiutato il mondo a comprendere quanto parlare di “arte al femminile” sia solo un preconcetto: la sua forza e il suo incredibile talento non derivavano certo dall’essere donna, anche se va detto che la sua vita colma di successi ha aiutato quel processo di “riscoperta” di tante artiste che per lungo tempo erano state relegate all’oblio.

Sara Colaone e Luca de Santis, autori del graphic novel – pubblicato da Oblomov EdizioniGeorgia O’Keeffe – Amazzone dell’arte moderna non chiedono “recensioni formali né teorie”, ma è impossibile parlare di quest’opera senza lodarla, perché l’impressione che lascia è forte e profonda, riuscendo a suscitare un vortice d’emozioni diverse.

Pur se non fossi già fan della O’Keeffe e della sua produzione artistica, leggendo questo novel sono certa che ne sarei rimasta affascinata. La pittrice americana ha vissuto per la sola arte senza mai risparmiarsi, regalando al mondo opere d’inestimabile valore. Il libro si apre con la donna già anziana, che mette in fuga l’ennesima assistente. Si tratta di un momento particolarmente difficile per lei, dato che si sta occupando di catalogare le opere del famoso fotografo e gallerista Alfred Stieglitz, suo unico grande amore recentemente scomparso. Ma Georgia non è sempre stata una persona sicura di sé: il suo cammino è stato lungo e tortuoso, anche se il carattere indomabile era ciò che la definiva sin dalla giovinezza.

I nostri autori fanno dunque un passo indietro e ci portano nel 1907, anno in cui Georgia O’Keeffe frequenta l’Art Students League di New York. È una parità solo apparente quella che esiste al tempo tra uomini e donne, con i primi sempre destinati a carriere più luminose delle loro colleghe, spesso relegate al ruolo di insegnanti d’arte o disegnatrici di merletti. Georgia stessa è costretta a intraprendere la professione di grafica a causa delle modeste possibilità economiche, ma la sua indole inquieta non si placa e, per sua fortuna, sta per arrivare un’importante svolta: i suoi carboncini finiscono nelle mani proprio di Stieglitz.

Da quel momento in poi, il sodalizio tra i due diventa storia: musa, amante e infine moglie, Georgia sarà per Alfred una creatura impossibile da afferrare davvero, che continuerà a essere nei suoi pensieri pure quando il loro matrimonio finirà con il naufragare.

Il volume di Colaone e de Santis ci racconta una donna che non è mai arretrata di un passo di fronte alle sfide della vita, un’artista che ha sofferto e si è messa in gioco andando sempre controcorrente e rifiutando ogni imposizione. All’inizio del libro c’è una tavola molto bella in cui O’Keeffe, parlando con le sue colleghe – che si sentono molto indietro rispetto a lei e al suo enorme bagaglio culturale – dice loro sorridendo “Non vi preoccupate. Ci penserò io a riscattarvi tutte”. E così sarà, dato che la pittrice traccerà una strada che altre potranno seguire, diventando un nome immortale della storia dell’arte.

Georgia O’Keeffe – Amazzone dell’arte moderna è uno dei libri più belli che ho letto in questi primi mesi del 2022: onesto, potente e disegnato alla perfezione. La pubblicazione può inoltre vantare un’interessante prefazione e delle accurate note biografiche a cura di Irène Tsuji, editor al Centre Pompidou di Parigi. Assolutamente da leggere!

Titolo: Georgia O’Keffe – Amazzone dell’arte moderna
Autori: Sara Colaone, Luca de Santis
Editore: Oblomov
192 pp., col. – 23,00 €

 

 

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