Feste, la favola per adulti di Familie Flöz

I Familie Floz tornano al Teatro Bellini di Napoli con uno spettacolo, Feste, ambientato, questa volta, in una grande villa sul mare dove si celebra un matrimonio. Dietro la festa, però, c’è un cortile dove il personale lavora senza fermarsi per far sì che tutto riesca alla perfezione.
Coprodotto da Theaterhaus Stuttgart, Theater Duisberg e Lessing Theater, questo spettacolo si avvale, come ormai gli appassionati sanno, del corpo degli attori, tre in tutto, che danno vita, grazie alle loro maschere artigianali (di Hajo Schüler, co-fondatore della compagnia), a una ventina di personaggi in tutto. Questa volta, però, giocano un ruolo determinante la video-art di Maraike Brüning e le musiche, eseguite dal vivo, della stessa Brüning e di Benjamin Reber, che contribuiscono a sottolineare i vari momenti, soprattutto quelli più drammatici e intensi.
Bellissima la scenografia realistica di Flix Nolze e, come sempre, tempismo perfetto nelle entrate e nelle uscite dei tre attori in scena: Andres Angulo, Johannes Stubenvoll, Thomas van Ouwerkerk.

©SimonWachter

L’azione si svolge, in gran parte, nel cortile della villa: qui incontriamo i personaggi dello spettacolo e vediamo lo svolgimento delle loro storie. Storie che toccano il meglio e il peggio dell’umanità, con piccole parentesi sull’amore, la condizione dei lavoratori e l’amicizia. Sembra un po’ La dodicesima notte di William Shakespeare dove il destino mescola volontà individuali e pura casualità. D’altronde il buffone della contessa Olivia non si chiamava Feste?

Non tutto, infatti, va per il meglio – come potete immaginare – perché il mondo dei ricchi si scontra con quello dei lavoratori, le distorsioni sociali entrano nel microcosmo della festa. I personaggi, infatti, sono tutti intrappolati nei loro ruoli e non possono comunicare tra di loro. Sono macchine che devono svolgere una mansione e non possono lasciarsi andare alle emozioni. Eppure arriva un punto in cui l’umanità prende il sopravvento, come quando la governante porge, senza farsi sentire, un grembiule alla senzatetto rendendola, così, parte della comunità.

Come sempre, i lavori del collettivo Familie Floz condensano tutta la loro poetica tragicomica dove si riuniscono una serie di situazioni paradigmatiche che potremmo trovare nelle nostre esistenze. Il gruppo è di stanza a Berlino ma è caratterizzato da artisti e collaboratori sempre diversi, provenienti da ambiti diversi come il teatro di figura, la danza o la clownerie.
E, anche Feste, trattiene e rielabora queste competenze dell’organico per offrire uno spettacolo unico nel panorama internazionale.
Il 25 aprile, al Teatro Bellini, c’è stata la centesima replica dello spettacolo, festeggiata, nei bis, con una torta di compleanno. E, per omaggiare il giorno della Liberazione, hanno eseguito una delicata Bella ciao suonata con i bicchieri di cristallo del matrimonio.
Imperdibili, come sempre. In scena fino a domenica 30 aprile.

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