Comicon 2023, ennesimo scudetto per la grande manifestazione pop napoletana

«Siamo emozionatissimi per questa edizione e questo record che non avrei mai immaginato di raggiungere quando nel 1998 organizzammo insieme a pochi amici la prima edizione di COMICON. Il nostro festival è frutto di un grande lavoro di squadra, pieno di giovani e ricco di entusiasmo. Oltre a occupare l’intera struttura fieristica con espositori e mostre legate alla Nona Arte, abbiamo invaso la città con 20 esposizioni nei principali istituti internazionali di cultura. Ogni giorno abbiamo avuto 600 collaboratori diretti e 400 esterni, e abbiamo occupato in via diretta 900 notti in strutture ricettive. Tanti i visitatori internazionali, come la delegazione del Governo Coreano con cui abbiamo siglato un accordo di collaborazione». Claudio Curcio, presidente di COMICON.

 

illustrazione di Mirka Andolfo

Comicon 2023, 28 aprile – 1 maggio, XXXIII edizione, 4 giorni di fumetto, cinema e serie tv, videogame, gioco (bellissime certe architetture Lego allestite dai ragazzi di BrickOut), musica e cosplay; l’edizione più grande di sempre con numeri mai raggiunti: questa edizione si chiude infatti con un record di 170.000 visitatori distribuiti su oltre 30.000mq coperti, 50.000mq di spazio all’aperto, un teatro da 850 posti al coperto ed un’arena all’aperto da 5.500 posti a sedere, per non parlare dei 380 espositori, più di 300 ospiti, oltre 400 eventi e 7.000 accreditati tra i professionisti dei diversi settori. Un successo incredibile per l’International Pop Culture Festival di Napoli, una città che sembra essere in stato di grazia.

Luca Boschi

Sicuramente non tutto è filato liscio, la grazia dovuta alla stagione calcistica e lo scudetto praticamente assicurato ha messo a dura prova la città e chiunque abbia provato a fare qualcosa negli stessi giorni di una partita del Napoli: la domenica divisa tra calcio e cosplay in effetti ha riempito spazi e mezzi pubblici all’inverosimile, ma quanto è stato bello prendere un treno azzurro insieme a centinaia di appassionati cosplayer che in qualche caso si sono andati a mescolare a tifosi e ultras? Solo a Napoli, qui e adesso. Qualcuno si è lamentato, e pazienza, ma di certo i mezzi pubblici non sono di competenza dell’organizzazione del Comicon, se proprio si vuole fare qualche appunto c’è da dire che per un tale afflusso di gente bisogna escogitare un metodo che velocizzi l’entrata, non è possibile infatti che ragazzini e famiglie aspettino così tanto per entrare, e poi – per favore – più attenzione e cura per le mostre, la passione c’è e si vede, ma è fastidiosissimo leggere così tanti refusi in un pannello esplicativo.

Giorgio Cavazzano

Naturalmente con dimensioni così enormi non si è potuto fare tutto, le cose sono tante e noi siamo solo uno, si potrebbe dire parafrasando quel qualcuno molto amato, quindi il vostro Armadillo Furioso di quartiere più o meno vi scriverà solo di quello che è riuscito a vedere e godere. Le mostre, appunto, e partiamo da quella del Magister Giorgio Cavazzano, uno dei più celebri e innovativi disegnatori al mondo, famoso e tradotto in tutto il mondo per i suoi capolavori Disney ma conosciuto anche per serie umoristiche come Altai & Jonson creata con il mitologico Tiziano Sclavi; la sua mostra denominata Galassia Cavazzano. I mondi elastici di Giorgio Cavazzano ne ripercorre la carriera di eclettico creatore di universi in bilico fra realismo e deformazione plastica, con tavole originali, materiali pubblicitari, opere inedite, oggetti, disegni e fotografie. Da magister di questa edizione, Cavazzano ha inoltre curato 6 pezzi (poco) facili. Sei talenti per il fumetto italiano, ovvero: Daniele Caluri, Stefano Intini, Quasirosso, Giulio Rincione, Maurizio Rosenzweig, Greta Xella. Infine, Cavazzano ha anche realizzato la copertina variant di Topolino, omaggio esclusivo dedicato alle forti emozioni calcistiche che la città di Napoli sta attualmente vivendo grazie ai successi della propria squadra del cuore.

Brecht Vandenbroucke

Tra le principali mostre presenti alla Mostra d’Oltremare troviamo poi quella vietata ai minori di 18 anni perché dedicata a Le fiabe nel fumetto erotico italiano, la mostra su Jim Lee, The Italian Way, dedicata allo speciale rapporto che il talentuoso fumettista statunitense intrattiene con l’Italia, la mostra di Simone Bianchi – La musica dei corpi – artista che molto spesso ha incrociato la propria arte con la musica (vedi Caparezza), le surreali Shady Stories di Brecht Vandenbroucke, Odio tutti! Fumetti demotivazionali per sorridere meno (dai personalissimi racconti introspettivi di Caterina Costa e Wallie, alle parodie sociopolitiche a sfondo “religioso” di Don Alemanno, dall’oscuro alter ego di Percy Bertolini alle gelide freddure di Daw e di Pierz, fino al racconto dell’attualità attraverso l’umorismo disilluso di Claudio Marinaccio e ai meme falsamente allegri di Disegni Cinici) che raggiunge lo scopo con sarcasmo e ironia e infine, ultima ma non ultima, la commovente mostra dedicata allo scomparso ma non dimenticato Luca Boschi. Funambolo dell’editoria di fumetto. 

Lynch/OZ di Alexandre O. Philippe

Per quanto riguarda videogiochi, cultura asiatica, cinema e serie tv, come si diceva più su l’offerta è davvero enorme e non si può fare tutto, ma si è comunque riusciti a godere dell’ottimo documentario Lynch/Oz di Alexandre O. Philippe che in sei capitoli tematici affidati ognuno a un regista diverso viene spiegato e raccontato come il magico film di Victor Fleming con protagonista una giovanissima Judy Garland, Il Mago di Oz, abbia influenzato l’onirico e misterioso cinema del maestro David Lynch, una vera e propria chicca che il Comicon ha presentato in anteprima. Così come una gustosa anteprima è stata anche quella di Unicorn Wars del fumettista e regista spagnolo Alberto Vazquez, una feroce allegoria che mettendo unicorni contro orsetti ci racconta molto della guerra umana, visti i protagonisti si potrebbe pensare a qualcosa di dolce e carino, ma questo non potrebbe essere più lontano dal risultato finale, un film d’animazione splatter e sanguinolento che tra citazioni di Kubrick e derive lisergiche stupisce dicendo molto anche di crescita e rapporti familiari oltre che, appunto, di guerra.

Unicorn Wars di Alberto Vazquez

Infine, menzione particolare ai banchetti dedicati all’autoproduzione che molto spesso nell’enormità di queste fiere mostrano cose più piccole, ma estremamente interessanti: vedi Confini, la raccolta di 4 storie a fumetti (Mario Damiano, Andrea De Franco, Federica Ferraglia, Adriana Marineo) curata da Miguel Angel Valdivia per la napoletana Monitor Edizioni e vincitrice del Premio Micheluzzi Nuove Strade – Miglior Autoproduzione, e l’originalissimo “album ricordo” pubblicato da Barta Edizioni e assemblato con foto perdute e ritrovate su cui le artiste Gardums & Ki sono intervenute con scritte e disegni; oltre a queste opere, il vostro Armadillo sempre affamato e furioso si è portato a casa due piccoli gioiellini della meritevole Canicola di Bologna, Solitudine (stranianti geometrie di Josephin Ritschel) e La morte alla calcagna (colori acidi di Marko Turunen): sfogliateli, non potrete fare a meno di comprarli.

Confini, raccolta curata da Miguel Angel Valdivia

Lucio Carbonelli

la forza della gentilezza e il potere dell'immaginazione

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