Akira Toriyama: l’addio di una fan

Akira Toriyama

La prematura scomparsa di Akira Toriyama segna un momento molto doloroso per il mondo della Nona Arte.

Un artista che ha influenzato intere generazioni: tantissimi giovani mangaka hanno tratto ispirazione dalle sue opere nella creazione delle proprie e oggi lo piangono insieme ai suoi fan.

Il maestro Toriyama è noto universalmente come “papà” di Dragon Ball, uno dei manga/anime più conosciuti e influenti anche al di fuori del Giappone. Non solo, la sua opera è nota anche ai non appassionati in senso stretto. Provate a chiedere in giro: davvero chiunque sa di cosa stiamo parlando quando si menziona Dragon Ball. Il suo stile di disegno – estremamente riconoscibile – e l’unicità dei suoi personaggi ne hanno inoltre decretato il successo nel tempo.

Akira Toriyama La realizzazione della sua opera più famosa dura quasi 10 anni, dal 1984 al 1995. Edito in Italia da Star Comics, Dragon Ball è stato ristampato innumerevoli volte fino ad arrivare alla pregiata Ultimate Edition che è tuttora in corso.

Questo per non parlare delle innumerevoli opere derivate, serie animate, film d’animazione, videogiochi, statuette, gadget e qualunque cosa vi possa venire in mente, hanno contributo a creare un universo espanso difficile da ignorare, dall’impatto davvero strabiliante.

Tornei, combattimenti, personaggi che evolvono nel tempo: prendendo spunto dalla classica leggenda cinese de Il viaggio in Occidente, Toriyama crea un universo ricco di personaggi assolutamente indimenticabili.

Prima del successo con Dragon Ball, per Akira Toriyama c’era stata la serie comico-demenzial-fantascientifica del Dr. Slump e Arale, che pure ha dato vita a una trasposizione animata. Le atmosfere prettamente comiche di questo manga somigliano molto a quelle dei primissimi tankōbon di Dragon Ball, con protagonista un Goku ancora bambino che viveva delle avventure molto spassose, lontane dai toni drammatici dei combattimenti affrontati poi da adulto.

Dopo la conclusione del suo manga più importante, il maestro ha lavorato a storie brevi, a volte anche in collaborazione con altri mangaka, continuando a occuparsi del soggetto originale delle nuove serie animate di Dragon Ball, fino ad arrivare al recentissimo Daima.

Quarant’anni di successo: Goku e i suoi amici (nonché i molti avversari) hanno compiuto quasi mezzo secolo. Ma sembrano comunque troppo pochi e non bastano ancora: non eravamo pronti a lasciare andare il loro creatore.

Qualche volta ho la sensazione che i social siano troppo freddi per esprimere dei sentimenti veri ma quando, come oggi, il mio feed è invaso da messaggi di cordoglio, di genuina tristezza da parte delle persone più disparate – fan come me, artisti, o chi semplicemente guardava il cartone da bambino – mi rendo invece conto di essere parte di una grande famiglia e questo mi scalda il cuore. E spero che questo amore, in qualche forma, riesca a raggiungere il sensei Akira Toriyama.

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