Molière Immaginario di Ivan Bellavista

Molière Immaginario

ph Martina Santoro

Da giovedì 11 a domenica 14 febbraio 2016 Ivan Bellavista è in scena alla Galleria Toledo con Molière Immaginario, originale riscrittura del Don Giovanni di Molière, insieme con Sandra Conti e Matteo Di Girolamo. Reduce dal grande successo di Fratto_X di Antonio Rezza e Flavia Mastrella, l’attore napoletano ritorna con questa pièce da lui scritta, diretta ed interpretata,  che nella stagione 2014/2015 ha riscosso un eclatante successo di pubblico e di critica, proponendo una versione moderna del Don Giovanni, sradicato dalla pièce settecentesca ed ambientato nel nostro tempo. Una dissacrazione che non poteva non chiudere nell’armadio gli abiti sfarzosi, i modi gentili e i servitori, mettendo in discussione l’idea stessa di teatro.

Ma se Don Giovanni vivesse in questo tempo come sarebbe? Esattamente come era nella famosa opera che gli ha dato vita, in fondo la sostanza di una persona non cambia, figuriamoci per Don Giovanni. Solo che avrebbe un elegante vestito nero ed una sgargiante cravatta rossa. Ma sopratutto parteciperebbe ad un talk show televisivo, mezzo più che adeguato per la risoluzione della controversa ormai eterna con Donna Elvira, e presentatore d’eccezione col suo abito bianco alla Tony Manero sarebbe proprio il suo servitore Sganarello.

Amato dalle donne e nelle grazie del sovrano Don Giovanni, riesce sempre a trovare il modo di arruffianarsi la volontà altrui pur di raggiungere il suo scopo. Persino la povera Donna Elvira, nonostante il grave torto subito, lo invita a pentirsi prima che la collera del cielo si abbatta su di lui. Parte la sigla del telegiornale che annuncia la sua scomparsa tra le fiamme dell’inferno informando nel contempo gli spettatori dell’inizio delle indagini per risolvere questo probabile caso di omicidio il cui artefice è presumibilmente nella scia amorosa lasciata alle sue spalle. Donna Elvira lo sapeva che avrebbe fatto una morte da fesso!

Il pubblico della Galleria Toledo diventa parte di un luogo senza tempo dove avviene lo scardinamento del mito, una rivisitazione radicale del testo di cui permane soltanto uno scheletro leggero voluto per tenere insieme il tutto. E Cuore di Pietra è la piazza televisiva ideale per questa particolare messa in scena. Ma chi è davvero Don Giovanni? Un tombeur de femmes, mai carino ma sempre bellissimo, ora passato a miglior vita. E com’è passare a miglior vita? Per il momento, come ci comunica lui stesso, nulla di particolare. L’altrove è dipinto sulle brochure come un posto fantastico, ma è una vera e propria mbrusatura, una sola, una truffa, possibile grazie a photoshop.

Ora che non è più tra i vivi potrebbe cogliere l’occasione per accogliere finalmente la ricompensa suprema, correggendo il tiro, chiedere perdono ad Elvira che nonostante tutto continua ad amarlo. E così, tra finte richieste di perdono, tra viaggi a ritroso nei ricordi, passaggi pubblicitari vari, compresa la pubblicità progresso contro le battute tristi, in un continuo andirivieni tra show televisivi differenti, tra cui un improbabile Forum e una votazione in stile Ballando con le stelle, si consuma l’intera vicenda di questa coppia ormai sui generis che non riesce a non strappare sorrisi e sonore risate al pubblico in sala. Questo sdoppiamento del mito di Don Giovanni non vuole assolutamente essere irrisorio ma piuttosto affonda le proprie radici in una assoluta volontà: rompere lo schema del copione e dare credito anzitutto agli attori che ben riescono in questo intento. Ivan Bellavista, Sandra Conti e Matteo Di Girolamo riescono a vestire e svestire i loro personaggi con buona credibilità, senza mai essere eccessivi o eccessivamente giù di tono.

Totalmente a loro agio nei rispettivi personaggi, gli attori sono brillanti e molto ironici, lasciando ben presto dimenticare al pubblico la messa in discussione del teatro così come tradizionalmente inteso e portandolo ad assaporare parola dopo parola le vicende non solo di Don Giovanni ma anche di questo trio ben assortito di attori, che lascia da parte i ruoli per essere guida di se stessi.

Di Molière resta qualche blanda traccia, che però non lesina a reclamare la propria condizione: interviene con la sua forte voce in scena paventando la morte del suo capolavoro. E al cospetto di un maestro quale egli è Don Giovanni/Ivan Bellavista prende congedo dal pubblico nel modo più opportuno “La verità è che non c’è nessuna ricompensa a compiacere gli altri. Annullare se stessi è il vero peccato, ed io in questo sono stato un buon cristiano”.

 

Info

Galleria Toledo teatro stabile d’innovazione

via Concezione a Montecalvario, 34

081 425037 – segreteria.galleriatoledo@gmail.com

Orario: da giovedì a sabato ore 20:30, domenica ore 18:00

Prezzo: intero 15€, ridotto 12€

 

 

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