Il summit di carnevale

il summit di carnevale

Il Summit di Carnevale, spettacolo scritto e diretto da Giovanni Meola, messo in scena al Theatre De Poche di Napoli, è un piccolo miracolo teatrale napoletano che rappresenta, utilizzando un registro cinico e parodistico, il gioco di potere della Camorra attraverso un pranzo, il summit carnevalesco del titolo, un incontro che dovrebbe essere, sulla carta, risolutivo e pacificatore per le due parti. Due boss che si sfidano da anni, corrompendo, uccidendo e tendendosi trappole. Un’alleanza potrebbe renderli i padroni incontrastati di una Regione ma qualcosa non va per il verso giusto. Questa “partita a risiko”, infatti, necessaria per la spartizione di un territorio, finirà in un modo alquanto imprevedibile.

L’ultimo lavoro di Giovanni Meola è un’analisi grottesca del mondo della Camorra che arriva ad essere simbolo di un gioco di potere rappresentato dal regista come un incontro tra maschere carnevalesche, buffe e inquietanti, a partire dai loro nomi. Il risultato è un lavoro imperdibile, dotato di ritmo e grande sobrietà, che scava nella tradizione napoletana per mettere in scena una Gomorra più che mai attuale. Bravi gli attori (Luigi Credendino nel ruolo di Marione, Ferdinando Smaldone nel ruolo di Giuseppone e Alessandro Palladino nel ruolo di Elia) a caratterizzare l’idiozia di personaggi efferati senza cadute di ritmo. Meola è abile nel trattare con leggerezza un argomento così scottante, puntando sull’imprevedibilità del plot e sulla fisicità dei suoi attori.  Alla fine non solo non delude ma, anzi, riscatta una scena teatrale napoletana sempre più discontinua.

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