Eternapoli

eternapoliTocca a Eternapoli di Giuseppe Montesano per la programmazione del Piccolo Bellini,  diretto e interpretato da Enrico Ianniello.
Lo spettacolo, prodotto da Teatri Uniti, andrà in scena dal 8 al 13 dicembre.

L’aut-aut tra avere ed essere non è un’alternativa che si imponga al comune buon senso. Sembrerebbe che l’avere costituisca una normale funzione della nostra esistenza, nel senso che, per vivere, dobbiamo avere oggetti. […] Si direbbe, al contrario, che l’essenza vera dell’essere sia l’avere; che, se uno non ha nulla, non è nulla.
Erich Fromm – Avere o essere?

Cosa vuol dire essere? Bella domanda, lo so.
Uno di quei classici del filone filosofico-esistenziale su cui puoi starci tutta una notte, trovare una luminosa verità verso l’alba, addormentarti contento e poi scoprire, al risveglio, che s’è persa nel sonno.
Quale sia la risposta non possiamo dirlo con certezza, ma non possiamo, per onor del vero, essere sicuri neanche sulla forma stessa della domanda.
Chi ha deciso che questo presunto “essere” è univoco, limitato e non multiplo?
Potremmo benissimo essere l’involucro carnoso di un gran quantitativo di personalità ben mischiate, schierate e posizionate ai lati opposti appositamente per poter litigare tra di loro nel nostro cervello. Se così fosse, chi sarebbe la persona più opportuna a rappresentare un simbolo di ciò, se non l’attore? Eroe e vittima, l’attore è se stesso e chiunque altro gli venga chiesto di essere.
E cosa succede se mettiamo un singolo attore, a fare da vece di tante anime su un singolo palco, per un solo pubblico? Viene fuori Eternapoli di Montesano, interpretato da un portentoso Ianniello, capace di disquisire sull’essere e l’avere senza smettere mai di esistere in prima persona.
Viene fuori da questo presupposto uno spettacolo circolare, in cui il pubblico è parte integrante della struttura della trama, dove lo spettatore è lo spettacolo stesso e viene da chiedersi quanto se ne renda conto.
Denudate, spogliate le vili concessioni che noi facciamo a noi stessi nel quotidiano, per tirare a campare, per giustificare la nostra debolezza, non resta altro che un uomo solo – nel corpo e nello spirito- a parlare e a fare una personale crociata contro di sé.
In un continuo e incessante monologo a più voci interiori, Ianniello racconta la storia di una famiglia, di una città, di un paese, di un momento storico, di una categoria , del mondo intero e lo fa senza dover emigrare dalla natura umana o dalla sua stessa città, rimanendo in un fitto e stretto seminato fatto di nomi, cognomi e limiti geografici.
Quel che resta in mano al termine di quest’ora e poco più, insieme al biglietto, è un quesito finale dentro l’iniziale quesito: se ciò che abbiamo dimostra ciò che siamo, cosa siamo disposti a non avere per essere?

Eternapoli di Giuseppe Montesano
con Enrico Ianniello
Piccolo Bellini di Napoli, Via Conte di Ruvo, 14
Dal 8 al 12 dicembre, alle 21 e 15 / 13 dicembre alle 18 e 30
Intero: 15 euro.
Ridotto (under 29, over 65, titolari card Politeatro, titolari di abbonamento del Teatro Bellini, cral, convenzioni) : 10 euro

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