Cells at work! Lavori in corpo

cells

“Siamo fatti così,
siamo proprio fatti così!!!
Viaggia assieme a noi
attraverso il corpo umano.”

Chi di voi ricorda il cartone animato Esplorando il corpo umano e la sua divertente sigla? Si tratta di una serie animata francese, arrivata in Italia alla fine degli anni Ottanta, nata con lo scopo di spiegare il funzionamento del corpo umano ai bambini, mediante l’utilizzo di personaggi antropomorfi che rappresentavano le particelle presenti all’interno del nostro organismo.

Cells at work! Lavori in corpo, il manga di Akane Shimizu arrivato da qualche giorno in fumetteria, parte dalla stessa idea del cartone educativo pensato da Albert Barillé, ma si differenzia per l’approccio più shonen e anche per la caratterizzazione dei personaggi, che sprizzano “giapponesità” da tutti i pori.

Come vi sarà ormai chiaro, dunque, l’universo all’interno del quale si muovono i protagonisti del manga è un corpo umano, organizzato secondo precise gerarchie, dove s’incontrano continuamente cantieri e lavori in corso, poiché, come sappiamo, il nostro organismo è costantemente al lavoro e nessuno degli elementi che lo compongono è mai davvero libero di riposarsi. In più, naturalmente, i personaggi sono spesso chiamati a fronteggiare minacce esterne, con esiti molto buffi e soluzioni grafiche davvero azzeccate – incontriamo, ad esempio, gli allergeni dei pollini del sugi rappresentati come una sorta di fantasmi cicciottelli, oppure gli starnuti, veri e propri missili pronti per il decollo.

L’eroina del manga è un globulo rosso ed è tremendamente kawaii, sbadata e pasticciona: insomma, sarebbe proprio la classica protagonista di uno shojo, se non fosse per il piccolo particolare che non si tratta di una ragazza vera, ma di una micro particella del corpo umano a tutti gli effetti. Ciò non le impedisce d’innamorarsi di un globulo bianco che la salva da un terribile pneumococco – che assomiglia a uno dei cattivi di Dragon Ball – proprio nella prima avventura di questo volumetto. Per loro sembrerebbe molto difficile reincontrarsi – considerato l’elevatissimo numero di globuli rossi e bianchi presenti all’interno dell’organismo – e invece, in un modo o nell’altro, spesso in presenza di qualche catastrofe, i due riescono sempre a rivedersi.

Questo universo di personaggi al lavoro per il corretto funzionamento del corpo umano realizzato da Akane Shimizu, è davvero curato e divertente. Il tratto dell’autrice è molto dinamico e certamente adatto a caratterizzare i personaggi di una serie d’azione per ragazzi. Per ogni elemento che incontriamo, ci viene ampiamente illustrato il suo ruolo e le funzioni che svolge. Impariamo così a conoscere linfociti, cellule della memoria e dendritiche, mastociti e granulociti. Tutti caratterizzati sullo schema dei classici topoi nipponici: c’è la bella ragazza all’apparenza dolce ma letale a rappresentanza dei macrofagi, il tipico ragazzino piagnucolone come uno dei Linfociti T Naive, delle dolcissime bimbe a ricoprire il ruolo di piastrine e, per chiudere, il globulo bianco di cui s’invaghisce la protagonista è un bel tenebroso molto a suo agio con gli spargimenti di sangue.

Cells at work! Lavori in corpo è un manga molto, molto carino e, in più, ha una funzione didattica da non sottovalutare poiché, pur mantenendo toni leggeri e adatti ad un pubblico giovane, possiede anche una buona componente scientifica. Perciò, questa serie può essere fruibile da due punti di vista: il primo, come modo simpatico per imparare nuove cose divertendosi; il secondo, come occasione per lasciarsi sorprendere, ancora una volta, dall’infinita creatività degli autori nipponici.

Titolo: Cells at work! – Lavori in corpo
Autore: Akane Shimizu
Editore: Edizioni Star Comics
176 pp., b/n – 4,50 €

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *