Cagnasse tutto: i Foja al San Carlo

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I Foja al San Carlo saranno ricordati a lungo perché sono riusciti in varie imprese degne di nota. In primis hanno portato al Teatro San Carlo, nel tempio della musica lirica, nel teatro d’opera più antico d’Italia, persone che mai ci sarebbero entrate. È stato lo stesso Dragone, salito sul palco prima della band, a chiedere al pubblico in sala di ammettere se si trattava della prima volta in quel teatro. Almeno un terzo della sala deve, quindi, ringraziare i Foja perché grazie a loro sono riusciti ad entrare (anche con una spesa modica rispetto agli standard operistici) in un luogo storico per gli amanti della musica. Ma si deve anche ringraziare il teatro San Carlo che ha fatto scoprire a una parte del suo pubblico i Foja e, insieme a loro, la musica napoletana contemporanea.
La scaletta del concerto è classica, le canzoni più note del gruppo partenopeo, soprattutto dai primi album. Scelta molto apprezzata dai numerosi fan dei Foja che hanno riempito con le canzoni cantate a squarciagola il Teatro e hanno fatto tremare gli stucchi vetusti. Alcune incursioni tra le nuove canzoni, come Cagnasse tutto -che dà il titolo allo spettacolo- e un brano tratto dalla colonna sonora de La Gatta Cenerentola, di cui Dario Sansone è anche regista (insieme ad Ivan Cappiello, Marino Guarnieri, Alessandro Rak) e di cui sono stati mostrati alcuni spezzoni in anteprima.

Il concerto è stato ‘animato’ dai video a cura di Alessandro Rak, ormai noto ai fan dei Foja per aver creato, per loro, dei simpatici alter-ego in forma di cartoon. Mentre la regia di Dragone, che ha ammesso di aver lasciato carta bianca al gruppo, è emersa soprattutto in alcuni  momenti. Il primo è stata la pioggia di fiori di carta su platea, palchi e palcoscenico durante ‘O sciore e ‘o viento, probabilmente il brano più noto del gruppo e forse il più bello. Il pubblico è stato conquistato dalla trovata cartaceo-floreale, come dalla sorpresa di trovare delle piccole lucine sotto le proprie sedie per illuminare l’intero teatro durante l’esecuzione di una delle nuove canzoni.

È stato molto emozionante vedere il San Carlo emozionato per una band così amata dai giovani napoletani. Potrebbe essere stata la prima volta in cui palchi e platea hanno ballato in piedi tra i sediolini del Teatro d’opera, con il benestare del sindaco (tra il pubblico) e di molto esponenti della cultura napoletana. Il Napoli Teatro Festival ha dato prova di interessarsi anche a chi è solitamente al di fuori dei circuiti internazionali e la reazione del pubblico -il teatro era sold out da più di una settimana- ha premiato questa scelta. Si spera che questa sia un’occasione per esportare un prodotto musicale partenopeo ormai consolidato e decisamente valido. 

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