Baker. Il viaggio del fornaio di Chen Wen-Sheng

Sembra che per diventare adulti si debba pagare una specie di tributo, cominciando ad osservare il mondo in maniera disincantata: così le cose iniziano ad apparirci esattamente come le vediamo, senza celare alcun segreto, certamente nessuna magia. Ma la nostra capacità di sognare rimane lì da qualche parte e, alle volte, basta l’incontro con un’inventiva fuori dal comune per riaprire la nostra mente ad immaginari nuovi e incredibili, accessibili a chiunque sia capace di guardare con gli occhi di un bambino. Baker. Il viaggio del fornaio – libro in uscita il 12 luglio, pubblicato nella collana Mirari dedicata ai picture book, inaugurata dalla casa editrice Tunué – è una di quelle storie dal forte potere immaginifico, davvero in grado di farci vagare con la fantasia.

L’occupazione principale dell’autore, il taiwanese Chen Wen-Sheng – che con il suo Baker ha vinto il Golden Comic Award come Best new artist nel 2016 – è quella di animatore digitale e, in effetti, Baker ha tutta l’apparenza di un cartone animato trasposto su carta. Un fumetto completamente muto, che parla al lettore grazie alla forza delle immagini.

La storia di Baker. Il viaggio del fornaio si dipana in quattro capitoli – Il pesce volante, Il nonno, Il villaggio sulla luna e Il giardino incantato blu – che hanno la struttura di brevi episodi animati. Protagonista delle avventure narrate da Chen Wen-Sheng è un piccolo fornaio che, dopo aver terminato il lavoro, sente il desiderio di partire alla volta di mirabolanti imprese. Ad accompagnarlo nelle sue peripezie c’è il fido pesce rosso. Quest’ultimo, nutrito a dovere con il pane sfornato dal ragazzo, si trasforma in un gigantesco mutaforma, diventando, a tutti gli effetti, il mezzo di locomozione volante del nostro protagonista, facendogli compagnia in giro nei cieli e offrendogli persino riparo per la notte.

Il primo racconto di Baker ha uno scopo introduttivo e serve a calarci nella quotidianità del nostro avventuroso fornaio e a mostrarci la sua particolare routine: dopo aver sfornato il pane, toglie il grembiule e indossa la divisa da aviatore, per partire con il suo pesce in cerca di una strana pianta azzurra. Nella seconda storia, invece, il ragazzo vuole ritrovare l’amato nonno, il quale gli ha trasmesso la sua passione per il volo. Il terzo episodio è dedicato ad una grande amicizia d’infanzia del nostro esploratore, che rimane immutata nel corso degli anni. L’ultimo racconto, che chiude il libro, è un inno alla bellezza dell’imprevisto, dal quale può scaturire, inatteso, qualcosa di positivo e strabiliante.

La figura di Baker deve molto al più famoso dei ragazzini esploratori, quel Piccolo Principe di Antoine de Saint-Exupéry che, proprio come il nostro fornaio, con la sua voglia di avventura è riuscito a conquistare il cuore di milioni di persone. Graficamente parlando, questo libro è una meraviglia, dove ogni pagina è composta da tanti piccoli dipinti, colmi di uno spirito fanciullesco e candido, che mi porta ad associarlo al filone di opere che s’ispirano all’ormai mitologico Totoro, personaggio simbolo dello Studio Ghibli del maestro Hayao Miyazaki. Il giovane Chen Wen-Sheng è stato in grado di trattare con estrema semplicità tematiche fantasiose e fuori dall’ordinario, realizzando un picture book davvero delizioso.

Titolo: Baker. Il viaggio del fornaio
Autore: Chen Wen-Sheng
Editore: Tunué
160 pp., col – 19,00 €

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