Act-Age, un manga sul difficile mondo degli attori

Act-Age

Act-Age, la serie dedicata al mondo della recitazione edito da J-POP Manga, è realizzata da un team di due autori: Tatsuya Matsuki per la storia e Shiro Usazaki per i disegni.
La prima cosa che colpisce di questo manga è la “confezione”: Act-Age è infatti dotato di una bellissima sovraccoperta in acetato, recante un’illustrazione dell’affascinante protagonista. Inoltre, i lettori troveranno all’interno del volume anche un piccolo segnalibro che richiama una pellicola cinematografica. Sono quelle piccole chicche che fanno la felicità dei fan, insomma.

Come dicevo, sulla copertina c’è l’immagine di una bella liceale giapponese dai lunghi capelli scuri, Kei Yonagi. La ragazza aspira a diventare un’attrice e, nelle prime pagine della storia, assistiamo a un suo provino per la Stars che, nel mondo di questo manga, è il più grande colosso del mondo dell’intrattenimento e forma tutti i più grandi personaggi legati allo spettacolo.

Kei riesce a superare le prove fino a un certo punto, ma agli esaminatori non piace il modo in cui la nostra rappresenta la tristezza: il suo rimanere “imbambolata” sembra loro una presa in giro, e l’allontanano dalle prove. Fortuna vuole che, ad assistere alle prove, ci sia il regista Sumiji Kuroyama, che si rende immediatamente conto del grande potenziale di Yonagi e decide di aiutarla a diventare una grande attrice!
L’uomo capisce al volo che Kei è una specialista del method acting: “una tecnica di recitazione che consiste nel richiamare a sé eventi del proprio passato per rievocare le emozioni richieste per il ruolo da interpretare”.

Da questo manga trasuda un grande amore per il cinema, e ci sono riferimenti a film e tecniche reali. La protagonista stessa, ha una vera e propria passione per i film, che hanno riempito il grande vuoto della sua vita. La giovane Kei infatti, ha una vita molto difficile. Sua madre è morta e il padre ha abbandonato sia lei che i fratellini. Nonostante abbia soltanto sedici anni, ha quindi un vissuto enormemente carico di emozioni, a cui attingere per la sua tecnica d’immedesimazione.

Molti di quelli che entrano in contatto con lei la giudicano pericolosa. La stessa presidentessa della Stars ritiene che la sua categoria di attori sia la più autodistruttiva: a suo avviso, immedesimarsi in qualcun altro dimenticandosi di sé stessi, per un attore può diventare davvero deleterio. Il regista Kuroyama la pensa in tutt’altro modo, e vuole raffinare a tutti i costi il diamante grezzo che vede in Kei.

La protagonista di Act-Age è un pochino presuntuosa e saccente e, se non fosse per il suo grande amore per la famiglia, unito a una grande purezza di fondo, rischierebbe di diventare antipatica al lettore. E poi è troppo dura con il suo mentore, che invece è l’unico ad aver compreso il suo potenziale. Staremo a vedere come evolverà il rapporto tra loro.

Siccome Act-Age parla di recitazione, è impossibile non pensare al manga per eccellenza sugli attori disposti qualunque cosa pur di eccellere: parlo del grande classico degli anni Settanta Il grande sogno di Maya (in origine Glass no kamen) di Suzue Miuchi. In verità, le due opere non hanno molto in comune, anche perché lo shojo della Miuchi fotografa prevalentemente la scena teatrale, mentre Tatsuya Matsuki è più attratto dal mondo del cinema. La narrazione in Act-Age è moderna e tipicamente shonen. L’azione è veloce e gli idol che incontriamo insieme alla protagonista sono chiaramente figli del nostro tempo. Lo stile grafico è leggero e piacevole e l’artista Shiro Usazaki riesce a rendere molto bene occhi e capelli, caratterizzando al meglio queste ragazze con il cuore traboccante di sogni.

Un fumetto davvero promettente, sono molto curiosa di scoprire cosa succederà più avanti!

Titolo: Act-Age
Autori: Tatsuya Matsuki, Shiro Usazaki
Editore: J-POP Manga
192 pp., b/n – 5,90 €

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