The Wonder Ring, il seme del cinema di Brakhage

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The Wonder Ring è il film di Stan Brakhage che contiene, per la prima volta, teoricamente il suo cinema. Poco prima di girare “Reflections on black”, Brakhage si trasferisce a New York. Qui conosce Joseph Cornell, che gli commissiona un film per documentare la Third Avenue di New York City prima della sua demolizione. L’idea è di lavorare, per la prima volta, senza attori e senza una trama. Un Brakhage esuberante scopre un nuovo modo di adoperare il mezzo cinematografico concentrandosi principalmente sulle qualità espressive del mezzo stesso. Brakhage, infatti, capisce che dalle immagini si possono ricavare musica e ritmo catturando la perfetta espressione del mondo, nel caso di “Wonder Ring”, percepita da un treno.

In “Metafore della visione”, Stan Brakhage spiega che l’occhio conosce ogni oggetto, incontrato nel suo campo visivo, attraverso la percezione. Solamente attraverso l’attribuzione di significato (ad esempio “un prato è verde perché lo vedo verde”) noi vediamo. Brakhage, invece, non vuole rappresentare ma semplicemente far vivere un’esperienza di visione allo spettatore concentrandosi semplicemente sull’atto di vedere il mondo solo attraverso la percezione visiva.

“The Wonder Ring” comincia con una serie di inquadrature che catturano la stazione ma, d’improvviso, tutto ci appare in una forma indistinta, con figure sfocate. Brakhage non fa altro che documentare l’aumento della velocità del treno facendo percepire l’energia cinetica, il movimento. Possiamo vedere i passeggeri solo in quanto riflessi sbiaditi su di un finestrino.

Alla fine del 1955, Joseph Cornell realizza la sua versione chiamandola “Gnir Rednow” ed è una versione “specchiata” del film di Brakhage. Non si sa se si tratta di una beffa o di un nuovo punto di vista ma, probabilmente, l’opera va presa per quel che è. In “Gnir Rednow”, però, ci sono alcuni elementi di differenza: i cartelloni pubblicitari della stazione appaiono chiaramente mentre, invece, Brakhage li mostra attraverso il finestrino del treno, che li deforma. Inoltre mentre Brakhage sta ultimando una transizione dalla fotografia al cinema, Cornell vuole solamente documentare un pezzo di città attraverso uno stile modernista.

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