Manifesto per la sinistra e l’umanesimo sociale

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Manifesto per la Sinistra e l’Umanesimo sociale è un saggio, edito da Mimesis, di Simone Oggionni e Paolo Ercolani, che parla al cuore del lettore di sinistra presentando il paradigma dell’Umanesimo Sociale per la costruzione di una nuova sinistra. Un libro utile, che parte, innanzitutto, dalla distinzione tra destra e sinistra, che non è venuta meno ma che è stata appiattita dalle dinamiche e dai programmi di un centro-sinistra senza identità.

“Ma cos’è la destra? Cos’è la sinistra”, cantava Giorgio Gaber, e, in sostanza, la differenza tra sinistra e destra è nella rappresentanza delle istanze, quelle di sinistra istintive e spontanee mentre quelle di destra sono relative al profitto e alla competizione. Perché la Sinistra, oggi, non esiste? Perché, innanzitutto, non si fa promotrice di concetti relativi alla solidarietà, alla cooperazione, all’uguaglianza.

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La distinzione tra sinistra e destra, come si intendeva prima della caduta del Muro di Berlino, non ha più senso. Bisognerebbe trovare una nuova convenzione per definirle. Eppure, come si diceva, ci sono elementi concreti che ancora appartengono all’una o all’altra sponda, valori legati ai diritti e alle libertà dell’uomo, sia dal punto di vista individualistico che collettivistico. Siamo di fronte a un bivio che pone a confronto economia e politica: cosa deve governare, oggi, una società? Che cosa va a stabilire principi che riguardano l’agire pubblico?

Paolo Ercolani e Simone Oggionni provano, nei loro rispettivi saggi che compongono questo libro, a fare un po’ di ordine e a distinguere i diversi fenomeni trattenendosi dal menzionare Renzi o Berlusconi ma procedendo per tematiche. Oggi, infatti, non si tratta più di parlare di una sinistra regolarmente sconfitta, senza più un filo conduttore, che si autodistrugge. Il fenomeno che sta investendo la “Sinistra” di oggi è relativo all’incapacità di soddisfare i bisogni primari delle categorie più disagiate spostando il baricentro dell’intervento a destra. Una sinistra che manca di “praxis” gramsciana così come, a destra, non esiste più il collante con la loro matrice culturale. In realtà, a ben guardare, alla sinistra italiana manca proprio l’elaborazione della contraddizione.

Che cosa sta accadendo e come ne possiamo venir fuori? I due autori tirano in ballo, a sinistra, l’Umanesimo Sociale, combattendo, con la loro teoria, un sistema che ha ridotto l’uomo a mero strumento, dotato solo della capacità di consumare. Quindi è necessario tornare a sinistra, dando vita a un soggetto storico capace di farsi carico delle istanze popolari, dei nuovi poveri, con piglio programmatico e coerente.

Testi come il “Manifesto per la sinistra e l’Umanesimo Sociale” così come il “Manifesto per una sinistra cosmopolita”, altro volume collettaneo edito da Mimesis, permettono di superare i vecchi schemi a cui ancora fa riferimento il centro-sinistra italiano e di cominciare una nuova battaglia politica che possa coinvolgere tutti emotivamente smettendola, una volta e per tutte, con la passività.

 

 

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