La Città Senza Nome di Faith Erin Hicks

La Città Senza Nome – vera protagonista del graphic novel ad opera dell’artista canadese Faith Erin Hicks, recentemente pubblicato da Edizioni BD – è un luogo molto particolare. A partire dal fatto che, in realtà, di nomi ne ha moltissimi. Ne ha talmente tanti, che gli abitanti originari, per preservare la loro identità, hanno deciso di non adottare nessuno dei nomi che gli invasori hanno dato alla loro città e ora si fanno chiamare Nomati. Come spesso accade, però, proprio gli indigeni del luogo sono quelli che vivono ai margini, i reietti. La Città fa gola a molti per la sua posizione strategica e le sue ricchezze, caratteristiche che l’hanno condannata a essere perenne oggetto di mire espansionistiche.

La nostra storia comincia sotto la dominazione dei Dao, un popolo che, apparentemente, ha mantenuto la pace per un lungo periodo. Seguiamo le vicende della Città Senza Nome dal punto di vista di Kaidu – il futuro soldato meno incline alla vita militare che ci possa essere – che incomincia a scoprire come funzionano davvero le cose quando fa la conoscenza della carismatica Ratto, una degli abitanti originari della città. Il nostro Dao rimane stregato da lei e dal suo modo di vivere, uniti al fascino da gatta randagia.
Kaidu è molto ingenuo e non sa nulla del mondo, ma la sua forza risiede proprio nella purezza del suo cuore. Il ragazzo, infatti, non nutre pregiudizi ed è animato soltanto dalla volontà di comprendere al meglio le persone che lo circondano. Ratto lo guarda inizialmente con diffidenza, ma quando si accorge che il ragazzo è così buono, non può fare a meno di affezionarsi a lui. Purtroppo, nella Città senza Nome, i rapporti tra appartenenti a diversi popoli non sono visti di buon occhio e anche coloro che si trovano al potere sono in disaccordo tra loro sul miglior modo di governare: il “generale di tutte le lame”, l’attuale capo, appartiene a una frangia più moderata, mentre suo figlio propone di adottare una linea d’azione più dura.

In questo clima infuocato, dove tanti interessi e desideri diversi confluiscono, forse sarà proprio la tenera amicizia nata tra i due protagonisti a insegnare agli altri il valore delle cose davvero importanti.

Faith Erin Hicks costruisce tavole dinamiche e ben congegnate, con uno stile molto moderno e cartoon. Gli inchiostri fanno sentire la loro corposità e presenza, così che i personaggi possano guadagnarne in tridimensionalità. I colori di Jordie Bellaire contribuiscono a delineare al meglio ambienti e protagonisti – grazie ad un sapiente uso di tinte piatte – avvolgendo ogni cosa nelle avventurose atmosfere fantasy di questa Nameless City.

La Città Senza Nome è il primo di una trilogia, disponibile anche in cofanetto. Capace di unire momenti esilaranti ad altri più introspettivi e profondi, è una serie che è riuscita a conquistare anche Jeff Smith, autore del meraviglioso Bone – a cui ho dedicato anche un articolo qualche tempo fa. Insomma, le premesse per un grande successo ci sono tutte.

Titolo: La Città Senza Nome
Autore: Faith Erin Hicks
Editore: Edizioni BD
232 pp., col. – 16,00 €

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