João Gilberto: 10 aneddoti sul genio della Bossa Nova

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João Gilberto è il creatore della bossa nova con Antonio Carlos Jobim, Vinicius De Moraes, Roberto Menescal e Carlos Lyra ed è uno dei personaggi più eccentrici della musica brasiliana. Oggi compie 85 anni, non suona dal vivo dal 2008 e, negli ultimi anni, ha condotto una vita ritirata e solitaria nel suo appartamento, lontano dai riflettori.

Non esistono online foto del Joao Gilberto degli ultimi anni ma solo un video di un anno fa, diffuso da Bebel Gilberto attraverso la sua pagina facebook, dove il chitarrista baiano, in pigiama e pantofole, canta Garota de Ipanema con la figlia Lulu :

Per festeggiare i suoi 80 anni, la sua attuale moglie, Claudia Faissol, aveva organizzato un tour mondiale, poi sospeso a causa dell’influenza. Scuse banali che o Mito ha usato varie volte, nel corso della sua carriera, per non suonare. Personalmente ho letto due certificati medici, praticamente identici, a distanza di un anno, ad Orvieto e a Barcelona che annunciavano l’annullamento del concerto per un intervento all’ernia inguinale. Fa parte del suo personaggio e un fan lo accetta. Per questo motivo, per festeggiare il suo compleanno, ho deciso di raccogliere una serie di aneddoti, alcuni presi dal libro inedito in Italia di Fischer, che formano il puzzle della sua persona.

Le grida di un ubriaco non servono a nulla

Il 29 settembre del 1999 Joao Gilberto è in programma al Credicard Hall di Sao Paulo, sono presenti quattromila persone che si chiedono all’unisono se sarà sul palco. Dopo quasi tre ore, si presenta sul palco con Caetano Veloso e si lamenta della climatizzazione della sala ma, nonostante tutto, comincia il concerto. Canta un pezzo con Caetano Veloso ma è infastidito dalla eco. Appare molto nervoso e si lamenta dell’acustica della sala al punto che il pubblico comincia a fischiare. Joao urla “le grida di un ubriaco non servono a nulla” e mostra la lingua al pubblico promettendo di non mettere più piede al Credicard Hall.

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Umbria Jazz 1996

Joao Gilberto è ospite ad Umbria Jazz 1996, arriva a Perugia e si fa comprare un materasso nuovo dormendo ininterrottamente per due giorni e due notti in albergo creando falsi allarmi nell’organizzazione. Durante il concerto ai Giardini del Frontone comincia a lamentarsi del vento, che gli secca la gola portandogli agli occhi il fumo delle sigarette.

La passione per il calcio

All’ottavo piano di Rua Carlos Gois, al Leblon, il televisore è sempre acceso ma è muto perché Joao non ne sopporta il suono. Ama il calcio alla follia e tifa per la Fluminense. Si racconta che una volta arrivò con due ore di ritardo per un concerto a Brasilia perché era rimasto in albergo a guardare la finale del Brasileirão tra Botafogo e Santos.

Il ritmo della bossa nova: la batida

La famosa “batida” che crea il ritmo della bossa nova nasce in un bagno dalle piastrelle blu a Diamantina, a nord di Minas Gerais. La casa era di proprietà di Dadainha, sua sorella, e Pericle, suo marito. Era il 1955 e Joao appariva sempre più strano: così un amico carioca chiese a Dadainha di ospitarlo. Joao accettò, andò alla stazione degli autobus ma acquistò un biglietto per Lavras, a 400 km da Diamantina. Arrivò dopo qualche giorno e trascorse otto mesi dalla sorella sempre in pigiama, rifugiandosi in bagno, seduto sulla tazza, per cercare il suono perfetto. Strimpellava la chitarra per ore, tutti i giorni, e, nel 1956, quando tornò a Rio de Janeiro, cominciò a girare per le case dei suoi amici e conoscenti a proporre questo nuovo suono come si può ascoltare in questa registrazione casalinga di qualche anno dopo

Joao invidioso di Frank Sinatra

Joao Gilberto litigò con Tom Jobim perché era geloso dell’amicizia di Tom con Frank Sinatra. Se ne lamentava sempre con gli amici ma non ebbe mai il coraggio di dirglielo in faccia. Quando Tom Jobim morì, Nelson Pereira Dos Santos girò un documentario su di lui ma Joao non concesse i diritti per l’utilizzo della sua immagine.

Tokyo 2004

Nel 2004 un produttore musicale giapponese organizza tre concerti a Tokyo e, al momento della firma, Joao Gilberto firma sul retro del contratto. Sono tre concerti pazzeschi, il primo dei quali termina con 25 minuti di applausi. Joao, infastidito da tutto quel clamore, chiede al produttore di fermarli perché non li sopporta più

Joao Gilberto sponsor della birra Brahma

Joao Gilberto non fuma sigarette, non beve alcolici eppure ha registrato un jingle, nel 1993, per la Brahma. Fu Claudio Carrillo, musicista e giornalista, a convincerlo: Joao gli diede appuntamento a Rio de Janeiro ma si presentò un mese dopo sulla Lagoa.

Carnegie Hall, New York, 1962

Nel novembre del 1962 Joao Gilberto è in programma al Carnegie Hall nell’ambito del progetto per presentare la bossa nova al pubblico americano eppure canta una sola canzone, Outra vez di Tom Jobim. Esce e non torna più sul palco perché, spiega poi, si sente a disagio con la piega dei pantaloni.

Gatto si suicida

Joao Gilberto, anni fa, dopo esser tornato a casa, scopre che il suo gatto, chiamato semplicemente Gatto, è scappato dalla finestra. Eppure, secondo alcuni amici, il gatto si è letteralmente suicidato perché non sopportava più Joao suonare milioni di volte “Samba de uma nota so”.

Joao Gilberto e lo yoga

Joao Gilberto è un adepto del guru indiano Paramahansa Yogananda e vive recluso come un monaco suonando unicamente la chitarra. Ordina il pranzo al ristorante sotto casa per telefono e parla con i suoi parenti e amici solo per telefono o attraverso dei “pizzini” passati per sotto la porta. Accoglie, a quanto pare, solo la figlia Bebel e vive con la moglie Claudia, di 44 anni, e sua figlia Lulu, di undici anni.

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