Efestoval – Il Festival dei vulcani

manifesto6x3terMercoledì 7 settembre partirà il Tour nei Campi Flegrei con cui si presenterà alla stampa il programma della seconda edizione di EFESTOVAL, il Festival dei Vulcani dedicato al teatro itinerante d’autore, ideato e diretto dal drammaturgo, regista e attore Mimmo Borrelli. Sarà lui ad accompagnare i giornalisti tra i luoghi del festival, tra cui il nuovo palcoscenico del Parco Monumentale di Baia.

Efestoval è stato ideato dalle associazioni bacolesi Marina Commedia, IoCiSto e Luna Rossa ed è un prodotto del progetto “Flamma Ventus – Giovani indigeni di una terra ardente” sostenuto dal Dipartimento della Gioventù e del Servizio civile nazionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, con risorse dell’Avviso pubblico “Giovani del no-profit per lo sviluppo del Mezzogiorno”. L’iniziativa ha il patrocinio morale della Regione Campania, del Comune di Napoli e dell’Ente Parco Campi Flegrei.

Il programma dell’Efestoval prevede molti spettacoli che dureranno dall’8 al 30 settembre in luoghi diversi tra Napoli e i Campi Flegrei. L’8, presso il Parco Cerillo di Bacoli, ci sarà la festa di apertura, nella stessa sede dove un anno fa Mimmo Borrelli ha presentato Napucalisse. Il 12, nel Giardino storico del complesso di San Nicola da Tolentino ci sarà Kohlhaas  di Remo Rostagno e Marco Baliani, tratto da “Michael Kohlhaas” di Heinrich von Kleist. 

Il 14 settembre, all’alba, al Molo di Torregaveta, si terrà una performance tratta da “A Sciaveca” e “Sepsa” di Mimmo Borrelli con Riccardo Ciccarelli, Veronica d’Elia, Renato de Simone, Paolo Fabozzo, Enzo Gaito, Lucienne Perreca. Il 17 sarà messo in scena I giganti della montagna-Radio Edit con la regia di Roberto Latini, mentre il 19, presso l’Art Garage di Pozzuoli, ci sarà Sogni in compresse, a cura dell’Associazione Luna Rossa con la regia di Maura Perrone e Roberta Serretiello. 

Il 22 sarà l’ora di Giduglia che andrà in scena presso la Comunità Dedalo (Via spiaggia romana, Bacoli), di e con Patrizia Aroldi e il festival si chiuderà il 30 settembre con Dissonorata di e con Saverio La Ruina, presso il Cantiere Navale Postiglione a Baia.

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Una risposta

  1. Rosa Criscitiello ha detto:

    Comunicato Stampa

    Inbilicoteatro / L’Asilo
    presentano
    “’A Rota”
    in anteprima nazionale per Estate a Napoli 2016
    con
    Antonella Morea – Rosalba Di Girolamo
    di
    Ramona Tripodi

    Venerdì 9 e sabato 10 settembre ore 21:00
    Chiostro di San Domenico Maggiore
    vicolo San Domenico Maggiore 18A, Napoli

    Biglietto unico 10 euro.
    Ingresso fino a esaurimento posti. Consigliata la prenotazione.
    Info e prenotazione al 349 7580858 – oppure scrivendo a inbilicoteatro@libero.it

    Venerdì 9 e sabato 10 settembre alle ore 21:00 al Chiostro di San Domenico Maggiore (vicolo San Domenico Maggiore 18A, Napoli) debutta in anteprima nazionale per “Estate a Napoli 2016” lo spettacolo teatrale “’A Rota”, scritto e diretto da Ramona Tripodi. Con Antonella Morea e Rosalba Di Girolamo. La scenografia è firmata da Tata Barbalato, che interagirà con la scena attraverso la sua presenza performativa. Lo spettacolo è una produzione di Inbilicoteatro insieme con L’Asilo – la comunità di lavoratrici e lavoratori dello spettacolo in autogoverno nel cuore di Napoli.

    La vicenda di “’A Rota” è ambientata a Napoli nel giugno del 1946 . La città e la popolazione portano le ferite della guerra e, tra le macerie, si attende l’esito del “referendùm”, la consultazione istituzionale con la quale gli italiani furono chiamati a scegliere tra la monarchia e la Repubblica. Nel frattempo, la vita continua a fiorire persino dove non è desiderata, dove non è attesa. Nel rione Forcella, presso la basilica dell’Annunziata, continua a girare la Ruota degli Esposti, il marchingegno mediante il quale venivano raccolti, in forma anonima, i neonati abbandonati per miseria o illegittimità. La ruota è più che mai in funzione, benché ufficialmente chiusa dal 1875. Perché, come dice l’ex trovatella Telluccia (Antonella Morea), «Con la guerra e con la miseria che ci stanno, i figli sono per chi se li può permettere.» Telluccia, che ha votato per la prima volta, sogna che l’Italia scriva la Costituzione. Mentre la Madonna dell’Annunziata (interpretata da Rosalba Di Girolamo) la quale, secondo il mito popolare, consuma le scarpe perché esce di notte per sfamare gli orfani e i poveri, calpesta frettolosa il basolato di una Forcella addormentata per far ritorno al suo altare prima che Telluccia e tutti gli ex-esposti si sveglino. E nel rione già si vocifera di una storia a metà tra il miracolo e la leggenda.

    «Sono molto contenta che Ramona Tripodi abbia scritto, pensando a me, questo personaggio che mi incontra profondamente dal punto di vista umano, oltre che attoriale. – dichiara Antonella Morea – L’autrice ha cesellato una donna apparentemente ruvida ma con delle sensibilità da bambina: è tenera la mia Telluccia ma anche molto comica e terrena, e con un cuore grande così! È molto bello per me lavorare con i giovani autori, – aggiunge Morea – ti rigenerano dandoti nuova linfa spirituale e creativa. e Ramona è una piccola grande donna e artista che sa articolare il racconto della tradizione con uno sguardo rivolto al futuro.»

    La nota di regia

    Napoli . Giugno 1946 .
    Forse L’Italia scriverà la Costituzione.
    La città e la popolazione portano le ferite della guerra.
    Tra le macerie si attende l’esito del “referendùm”, mentre la vita fiorisce anche dove non è desiderata.
    Anche dove non è attesa. E’ così che gli indesiderati nascono due volte .
    La prima quando vengono al mondo.
    La seconda quando vengono “esposti” nella ruota.
    Così il giorno dell’abbandono diviene il loro compleanno, in una malinconica festa improvvisata dal rione .
    Ma questo Telluccia lo sa bene.
    Telluccia è il diminutivo di Annunziata .
    Quel nome che ha cercato di aggiustarsi addosso.
    Telluccia, che vuole dimenticare. La sua vita l’ha passata a sopravvivere. Tra bombardamenti, macerie e promesse infrante. Due guerre nella sua vita. Dall’Annunziata lei non è mai voluta uscire.
    Napoli. Giugno 1946. Nel rione Forcella tra la gente si vocifera di una storia a metà tra il miracolo e la leggenda. Le scarpe della statua della Madonna dell’Annunziata si consumano.
    Tra poco tutto sarà finito. Anche questa notte presto cederà il passo all’ alba, mentre la Madonna dalle scarpe consumate calpesta frettolosa una Forcella addormentata, per far ritorno al suo altare. Immobile come una statua prima che il sole sorga .
    Prima che Telluccia si svegli.

    ‘A Rota
    con Antonella Morea e Rosalba di Girolamo
    Allestimento performativo
    Tata Barbalato
    Disegno sonoro
    Andrea Canova
    Aiuto regia
    Adriana D’Agostino
    Drammaturgia e regia
    Ramona Tripodi

    Atto unico in 70 minuti

    Venerdì 9 e sabato 10 settembre ore 21.00
    Chiostro di San Domenico Maggiore
    vicolo San Domenico Maggiore 18A, Napoli
    Posto unico 10 euro
    prenotazione consigliata

    Inbilicoteatro nasce nel 2009 creando atti performativi come A-stinenze, per l’inaugurazione del museo MAV di Ercolano, e Disservizio Taxi, performance teatrale itinerante su due automobili presentata presso l’edizione del 2009 di Napoli Teatro Festival, a “Stazioni d’emergenza” 2009 e al Barok Festival nel 2010 e vincitrice del premio giuria Ramblas come miglior performance di innovazione. Con lo spettacolo teatrale sulla generazione della caduta del muro di Berlino dal titolo Tutto andrà meglio niente andrà bene, di Ramona Tripodi, Inbilicoteatro è tra le 19 compagnie selezionate sul territorio nazionale al bando di “Fuorifesta Ed.2009” presso il MilanoTeatroFestival. Sempre nel 2010 nasce, dalla precedente esperienza di Officina Rabbiz, l’etichetta di cinema indipendente Inbilicofilm, che debutta con il cortometraggio dal respiro teatrale dal titolo Il Provino, per la regia di Andrea Canova, con Nino Bruno per la presa diretta e Guido Lombardi alla macchina da presa. Rimbò è il secondo cortometraggio di Inbilicofilm, scritto da Andrea Canova e Ramona Tripodi e diretto da Andrea Canova, e vincitore del Bando di Linea d’Ombra-Festival delle Culture Giovanili edizione 2010, del premio a Ramona Tripodi come Miglior Attrice presso il KalatNissa film festival edizione 2011, e del Wirror Film Festival di Liverpool edizione 2012. Il bisogno di creare contaminazioni con le diverse arti diviene il tratto che meglio connota il carattere di ricerca e di sperimentazione della compagnia Inbilicoteatro. Il sapore pittorico dello spettacolo Il Sole di Notte, di Ramona Tripodi, nasce dalla collaborazione con Cesare Accetta: lo spettacolo è nella cinquina finalista del Premio Landieri, premio per il teatro di impegno civile, nella edizione 2013; le candidature erano miglior spettacolo, miglior spettacolo Premio Giuria Popolare, miglior giovane attore, miglior giovane attrice, quest’ultimo vinto da Ramona Tripodi. Attualmente la compagnia Inbilicoteatro è impegnata in Paradiso Mancato, per la scrittura sonora di Marco Messina e la drammaturgia di Ramona Tripodi. Lo spettacolo, che parte dalla suggestione suggerita dal V Canto dell’Inferno della Divina Commedia di Dante, è una esperienza di contaminazione di più linguaggi: quello della musica, quello delle nuove arti audio-visuali e quello teatrale. Paradiso Mancato è prodotto insieme con L’Asilo, la comunità di lavoratori e lavoratrici in autogoverno nel cuore di Napoli, con cui Inbilicoteatro ha realizzato anche Officine Noi, l’officina teatrale che, mescolando danza, musica e arti visive, va a disegnare una realtà invisibile intorno ad una drammaturgia teatrale che racconta una fiaba nera, quella della Regina dei topi e di coloro che vivono ai margini. Il Vicino, terzo cortometraggio interamente autoprodotto da Inbilicofilm con la regia di Andrea Canova e il disegno suono realizzato da Marco Messina e Ciro Riccardi, presentato in anteprima ad IschiaFilmFestival nel 2014 , è attualmente in distribuzione ed ha ricevuto i seguenti premi: Premio del Pubblico La Grande Abbuffata (Napoli) -Miglior Corto a Mondi Possibili (Roma) -Miglior Fotografia a MetricamenteCorto4 (Padova). Inbilicofilm attualmente è a lavoro con Je sò Pazzo, il documentario di Andrea Canova sull’ Ex Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Sant’Eframo, un edificio del XVI secolo nel centro di Napoli chiuso nel 2008 e lasciato in abbandono, per essere poi liberato e restituito ai cittadini nella primavera del 2015 dal collettivo “Je sò Pazzo”. Le attività di Inbilicoteatro e di Inbilicofilm sono curate, gestite ed organizzate dall’Associazione Culturale Inbilicoteatro Rabbiz, fondata nel 2009 con la voglia di produrre e promuovere le iniziative teatrali, cinematografiche ed artistiche frutto della sperimentazione e della ricerca.
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