William Basinski @ Chiesa di San Potito, Napoli, 22.11.17

basinski napoli

Due movimenti, due esperienze minimaliste che si sovrappongono e ascendono verso il soffitto della Chiesa di San Potito. William Basinski è a Napoli con il tour di “A shadow in time”, un disco-tributo all’icona David Bowie dove lo spazio si distende infinitamente fino a raggiungere altri mondi. Basinski è il medium, il sacerdote di una messa laica e toccante, che, davanti ad una platea attenta, organizza un flusso compatto di suoni e frequenze dove le variazioni sono minime. Basinski è uno sciamano, apre porte, mostra paesaggi impenetrabili. Il pentagramma è atomizzato, sfrangiato, non esiste un alfabeto riconoscibile, solo una serie di sensazioni, più o meno tangibili, e che potrebbero afferire al lutto. Basinski chiede di estendere la visione oltre la forma e di percepire con tutti i sensi senza arrogarsi il diritto alla comprensione. Non esiste il tempo ma solo l’eco di una sinfonia, ecologia del suono, e la sensazione impagabile di guardare con la mente un ritratto sonoro di Bowie, nel primo movimento, attraversato da linee, colori e da una rigorosa tensione dinamica. Anche dal vivo, la musica di Basinski si sottrae ad ogni definizione, è materia vivente ignorata dal marketing degli eventi perché non divulga ma coinvolge all’interno di un’esperienza sonora di cui godiamo. Non è edonismo dell’ascolto ma è costante sollecitazione che riapre dimensioni utopiche, teorizzate da Cornelius Cardew, senza cadere nell’equivoco politico. In una città così ostile e particolare come Napoli, eventi come questo fanno bene e la collaborazione tra La Digestion Festival, Wakeupandream di Marco Stangherlin e Riot Studio non può che creare occasioni di ascolto e di incontro da un’angolatura che possa privilegiare le varie forme di espressione tralasciando il linguaggio dominante e istituzionale della musica. Il recupero, inoltre, di una location, chiusa al culto dal terremoto del 1980, riconnette la città con parte della sua storia e aggiunge un tassello nella filosofia della programmazione degli eventi in città.

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